Le ultime notizie di don Flavio Paoli risalgono allo scorso 11 agosto: era uscito di casa dopo pranzo per fare una passeggiata nei boschi. I parenti, non vedendolo tornare, avevano provato a contattarlo alle 20.30. 

Nella telefonata il missionario, che aveva il cellulare quasi scarico, non era riuscito a dire dove si trovasse esattamente: “Mi sono perso nel bosco”. Da quel momento il telefonino è risultato irraggiungibile. 

Sono subito partite così le ricerche dell’uomo, Coordinate dal Soccorso alpino e speleologico, che hanno visto impegnati oltre 1.200 operatori tra forze dell’ordine, volontari e unità cinofile tra i paesi di Dermulo, Taio, Nanno e Tassullo fino alla forra del fiume Noce. Proprio in questa zona, infatti, sarebbe stato localizzato per l’ultima volta il cellulare del sacerdote.

Il 68enne era da poco tornato dopo una missione in Burkina Faso e pronto a ripartire per la Nigeria dopo la vacanza tra i monti con i parenti. Ancora questo week end il bosco sarà scandagliato: l’impegno continua con i vigili del fuoco volontari della zona, che monitorano costantemente il territorio. Su terreni più impervi operano ancora squadre specializzate del soccorso alpino. Non si esclude l’ipotesi di perlustrare in modo mirato bacini e corsi d’acqua, nella speranza di rintracciare indizi sul luogo in cui potrebbe trovarsi padre Flavio.

“Continuano a pregare per lui la comunità locale, insieme alle terre di missione in cui ha operato, ai religiosi pavoniani a cui egli appartiene e all’intera diocesi di Trento – informa la diocesi – In segno di vicinanza alla famiglia e alla comunità, martedì 26 agosto alle 20 nella chiesa parrocchiale di Nanno sarà celebrata una messa. Alla liturgia eucaristica parteciperanno l’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, e don Francesco Viganò, nipote di padre Flavio e attualmente parroco a Rovereto. L’iniziativa vuole essere un momento di preghiera e solidarietà, in queste ore di angoscia e incertezza sulla sorte del missionario, attivo da molti anni in Africa, prima in Eritrea e Burkina Faso, recentemente in Nigeria”.

Quarto di otto fratelli don Flavio Paoli è stato ordinato sacerdote nel 1983 nella chiesa di Susà di Pergine. Fin da giovane ha scelto la via della missione, trascorrendo 17 anni in Eritrea, dove ha contribuito alla nascita di un centro per bambini orfani ad Asmara, e altri 13 in Burkina Faso, impegnato in progetti educativi e sociali. In Trentino è considerato un punto di riferimento per il suo impegno umanitario e la sua testimonianza cristiana. La sua figura, legata ai Pavoniani, è vista da molti come un simbolo di fede e umanità.

 

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