Sono 3 le persone coinvolte dalla valanga staccatasi da Forcella Giau,  un valico alpino delle Dolomiti, tra Cortina d’Ampezzo e la Val Fiorentina, lato ovest nel territorio di San Vito di Cadore a quota 2.300

Dalle prime informazioni, al momento sono due gli sciatori estratti dalla neve, uno cosciente, l’altro in gravi condizioni. Ritrovata la terza persona coinvolta. Lo scialpinista è stato recuperato in gravi condizioni e trasportato in ospedale.

A dare l’allarme il quarto scialpinista del gruppo, che ha subito iniziato la ricerca dei compagni travolti e sepolti. 

Sul posto è riuscito ad atterrare l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. La nuvolosità variabile ha impedito l’avvicinamento dell’eliambulanza di Treviso emergenza.  

Attivata anche una terza eliambulanza e l’elicottero dell’Air service center per il trasporto in quota delle squadre. Si stanno muovendo le squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore, Cortina d’Ampezzo, Alleghe-Val Fiorentina, Livinallongo.

 

Nel frattempo la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha postato su X un messaggio di solidarietà per le persone coinvolte: 

Oggi in Trentino altre due valanghe

Sono riuscite a mettersi in salvo le due persone coinvolte da una valanga sul Monte Fravort, sopra Frassilongo. Il distacco in località Stoana. I due alpinisti hanno diversi traumi alle gambe, ma sono vivi. Sul posto il soccorso alpino con l’elicottero che sta monitorando la zona.

Un’altra piccola valanga si è staccata questa mattina intorno alle 10.30 sulla pista Tresca di Pampeago. Il distacco sarebbe stato causato da due sciatori fuori pista, ma non ci sarebbero persone coinvolte. Sul posto le squadre cinofile di soccorso alpino e polizia di Stato oltre ai carabinieri. 

 

Trentino – Pericolo marcato in quota 

Il bollettino dell’area Euregio, che copre la regione e l’area di Innsbruck, segnala marcato il pericolo valanghe: dalla Presanella all’Adamello, dal Peller alla catena del Lagorai passando dalle Pale di San Martino comprese le cime di val di Sole, Pejo, Rabbi e del Brenta.

“Sono possibili isolate valanghe spontanee – si legge nel report – le valanghe possono subire un distacco negli strati superficiali del manto nevoso con un debole sovraccarico”.

Il pericolo di valanghe si trova lungo il confine con il Veneto e nelle aree confinanti con il grado di pericolo 4 su 4, corrispondente a “forte”. Il numero e le dimensioni dei punti pericolosi aumenteranno con l’altitudine. I punti pericolosi sono con il cattivo tempo appena individuabili.

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