Roberto Vannacci, generale ed europarlamentare della Lega, rischia di essere rinviato a giudizio per diffamazione militare in seguito ad alcune affermazioni contenute nel suo libro “Il mondo al contrario”, nel quale ha espresso la sua visione a 360 gradi. Al centro alcuni giudizi sull’unione civile di un militare dell’arma dei carabinieri. 

Quest’ultimo non ha fatto denuncia e la procura ha chiesto l’archiviazione, ma il Gip l’ha respinta e nell’ordinanza parla di “diffamazione nei confronti di una persona certa, anche se non individuata per nome nel testo”.

“Vado avanti a testa alta forte del consenso che ogni giorno mi dimostrano in tanti, io non mollo mai”, rivendica Vannacci, che si dice convinto della sua completa innocenza. Mentre il sindacato dei militari fa sapere che se ci sarà un processo si costituirà parte civile.

Un capitolo del libro è dedicato alla società multiculturale e multietnica, altri all’ambientalismo, alla sicurezza e alla legittima difesa e fin da subito la pubblicazione aveva suscitato polemiche.

“Questa è la nostra Italia e non la vogliamo cambiare con nessun altro – diceva l’onorevole Vannacci nel corso di un comizio -. Crediamo nelle nostre tradizioni, nei nostri usi, nei nostri costumi, che non sono migliori degli altri, ma sono i nostri e li vogliamo tenere con noi”.

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