
Rosso sangue e verde speranza. I colori della ribellione climatica che gli attivisti ecologisti, hanno portato anche a Venezia. Il flash-mob con Greta Thunberg, sul ponte di Rialto, in contemporanea a Padova, Taranto, Bologna, Milano, Roma e in altre città d’Italia, colorando di verde, con la fluorescina le acque di fiumi e torrenti. Un tocco innocuo per richiamare l’attenzione di veneziani e turisti. Impossibile cancellarlo, scomparirà senza fare danni poco dopo. Di breve durata anche l’esposizione dello striscione rosso: fermare l’ecocidio che gli attivisti hanno srotolato dal ponte poco dopo le 11.
Manifestazione pacifica per denunciare lo sfruttamento della terra. A 10 anni dagli accordi di Parigi, si chiude la Cop30 a Belèm in Brasile. Dalla deforestazione alla riduzione delle emissioni di Co2 per salvare il pianeta. Se non un nulla di fatto, per gli attivisti di Extinction Rebellion, un passo indietro.
Fermo-immagine iconico in una Venezia alle prese con lo sfruttamento turistico e gli effetti dei cambiamenti climatici, i piedi ammollo, nonostante il Mose in azione. Giovani e turisti, di certo non indifferenti al messaggio arrivato forte e chiaro.