Oggi alle 12, davanti alla tomba di Altiero Spinelli, una delegazione rende omaggio ai padri dell’Europa. L’iniziativa, lanciata dal deputato Roberto Morassut, ha raccolto numerose adesioni. Oltre al Pd ci saranno Avs, Italia Viva e +Europa, ma non Azione di Calenda e il M5S di Conte.
In un’intervista al Corriere della Sera Romano Prodi commenta le polemiche per le parole di Giorgia Meloni su Ventotene, “è impressionante il gioco che fa Meloni e appare chiaro quanto sia pro Europa per possibile convenienza, ma non nell’anima”, commenta. La presidente del Consiglio sostiene che non va separata l’Europa dagli Stati Uniti.
“Meloni si dovrebbe rendere conto che tutti vanno a Washington e lei no perché non c’è più bisogno dell’Italia. Così rischiamo di essere Arlecchino servo di due padroni – spiega -. Chirac mi diceva sempre: non c’è Europa senza l’Italia. Purtroppo non è più così. Il futuro cancelliere tedesco Merz si è fatto sfuggire che, a sostegno del tandem franco tedesco, c’è la Polonia e non più l’Italia. Questo è un nostro dramma nazionale”.
Sul tema si esprime anche Matteo Renzi in una intervista al Quotidiano Nazionale. “La verità su Ventotene l’ha detta Roberto Benigni, non Giorgia Meloni. La nostra premier non riesce a riconoscersi nei valori dell’antifascismo e addirittura ironizza su persone che stavano in una isola, al confino, per le proprie idee. Capisco il bisogno di non parlare delle proprie divisioni ma un po’ di pudore non guasterebbe”.
“L’incredibile ignoranza del manifesto di Ventotene e la totale e cieca ostinazione della sinistra a tapparsi le orecchie pur di non sconfessarlo hanno prodotto al suo interno un totale cortocircuito. Pur di difendere l’indifendibile scomodano i loro vassalli in tv, costringendoli a raffazzonati monologhi privi di contenuto, e programmano gite a Ventotene come rabdomanti alla ricerca di un’acqua sacra che non c’è. La verità è che dopo la giustissima critica sul manifesto, Meloni è riuscita nel miracolo di ricompattare una sinistra allo sbando e senza fondamenta, dettandone l’agenda. Che figuraccia per il PD!”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino, Membro della Commissione Politiche per l’unione Europea.
“Il Manifesto di Ventotene è un pilastro della costruzione europea, una visione di integrazione e collaborazione nata in un momento storico drammatico. Ritengo fondamnetale preservarne lo spirito originario e attualizzarlo alle sfide di oggi, senza strumentalizzazioni politiche”. Lo dice Letizia Moratti, esponente di Forza Italia, in un’intervista al Corriere della Sera alla vigilia dell’appuntamento convocato a Milano da Forza Italia Giovani proprio sull’Europa. “Le dichiarazioni della premier sottolineano una lettura critica del percorso europeo attuale rispetto alle idee dei fondatori: è un dibattito legittimo. Ma non dobbiamo dimenticare che l’Ue ha garantito decenni di pace e sviluppo frenando i nazionalismi. Sono in sintonia con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha più volte ricordato l’importanza del Manifesto come bussola per il futuro dell’Europa. Un’Europa più forte, coesa e solidale”.
“Chi non è venuto non credo che sia contro, forse aveva altre cose da fare. Io sono contento di esserci, però”. Lo ha detto il capodelegazione Pd in Ue, Nicola Zingaretti, conversando con i giornalisti sul traghetto che sta portando a Ventotene una delegazione Dem, con esponenti anche di Avs, Più Europa e Iv. Conte? “Io penso che sia anche giusto che non ci sia, perché questa è un’iniziativa del Partito Democratico e noi non possiamo pretendere che tutti siano ovunque. Non c’è nessuna polemica in questo atto e non va vista come una polemica. Io sono d’accordo che ognuno sta in queste battaglie come decide di esserci. Conte ha detto chiaramente quello che pensa. Noi vogliamo stare nella partita con la nostra identità ed è giusto che sia così. L’importante è che tutti lavoriamo per tentare di costruire una proposta unitaria al termine”.