“La prossima”, afferma il ministro dell’economia Giorgetti, “sarà una manovra equa, nulla da temere”, dice, “per persone fisiche e imprese”. Mentre il suo vice, Leo, a Milano per l’evento di Fratelli d’Italia dedicato alla crescita, ipotizza che il bonus per le ristrutturazioni edilizie potrebbe restare al 50% sulle prime case. Sull’assenza di nuove imposte in legge di bilancio insiste la maggioranza, “La strategia è di non disperdere le risorse in bonus e assistenzialismo, ma concentrarli a sostegno di famiglia e lavoratori e imprese”, dice Lucio Malan di FdI, “forti dei successi del governo Meloni con il record di occupazione e la disoccupazione ai minimi”. La lega, con Massimo Garavaglia, sottolinea le sue priorità: “Mentre la sinistra propone nuove tasse, la patrimoniale, la lega lavora alla manovra: obiettivo più soldi per la sanità e meno tasse”. Forza Italia insiste sul taglio del cuneo fiscale. Dalla maggioranza attenzione anche per la vicenda Stellantis dall’audizione del CEO Tavares, “emergono dati preoccupanti” commentano, chiediamo chiarezza. Dalle opposizioni la mozione con la richiesta di un piano industriale serio per Stellantis, dice la segretaria del PD Schlein, “abbiamo visto segnali di disimpegno”, poi torna sulla decisione del governo di rivedere le accise sui carburanti: “Noi chiediamo a Giorgia Meloni di schiarire davanti al paese perché stanno insistendo nel mettere questa nuova tassa Meloni, mentre dall’altra parte non investono sul trasporto pubblico locale, neanche sulla mobilità sostenibile”. Critica a Tavares dai 5 Stelle, dal CEO dice Conte nessuna prospettiva concreta per i lavoratori: “Non ci ha detto nulla sul futuro dei nostri stabilimenti, non ci ha detto nulla di puntuale per quanto riguarda gli investimenti in ricerca, tecnologia e sviluppo” da Azione Calenda: “Da Tavares un ricatto inaccettabile e John Elkann è in fuga da una richiesta di audizione che noi ripeteremo”.

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