Nonostante la crisi climatica e la notizia del servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus che ha conferito al 2024 il primato di anno più caldo mai registrato, il mondo finanziario Usa sembra prendere le distanze dal problema.

 Anche BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo, si defila dall’attivismo sulle politiche climatiche

Il gigante Usa lanciato nel 2021 (con un portafoglio da 11.500 miliardi di  dollari), ha infatti inviato una comunicazione agli investitori istituzionali sull’abbandono della Net Zero Asset Managers, un gruppo di società, riporta il Financial Times, che afferma di perseguire l’obiettivo di emissioni serra nette a zero per il 2050 o prima, formata da un’alleanza globale di società di gestione che lavorano per raggiungere la neutralità carbonica.

La marcia indietro di BlackRock

In realtà secondo BlackRock, dal momento che due terzi dei suoi clienti globali si sono impegnati ad azzerare le emissioni nette di CO2, l’adesione all’alleanza – lanciata nel 2021 – non è più cruciale

La contestazione: l’attivismo del gestore riduce la produzione di carbone e aumenta i prezzi dell’energia

Anzi: “la nostra appartenenza a queste organizzazioni ha causato confusione circa le pratiche di BlackRock e ci ha sottoposti a indagini legali da parte di vari funzionari  pubblici,” ha spiegato il vicepresidente, Philipp Hildebrand, in una  lettera ai clienti istituzionali riportata dal Financial Times. Il riferimento è ad attacchi legali da parte di una dozzina di stati a guida repubblicana che contestano a banche e gestori patrimoniali violazioni delle leggi antitrust, influenzando lo sviluppo dei combustibili fossili e determinando un aumento dei prezzi.

Negli Stati Uniti, di fronte alle cause legali degli stati, e con le politiche di Trump che incombono, le imprese hanno preferito fare marcia indietro sugli impegni per la decarbonizzazione. 

Le defezioni dagli impegni sul clima dopo le elezioni

Questa è solo dell’ultima defezione da parte dei pesi massimi della finanza statunitensi: nelle ultime settimane è stata una vera e propria corsa ad abbandonare questi impegni, quella che si è verificata in vista dell’insediamento della nuova amministrazione Trump alla Casa Bianca, prevista il 20 gennaio. 

Il Financial Times rileva come tutte le sei maggiori banche statunitensi – JP Morgan, Citygroup, Bank of of America, Morgan Stanley, Wells Fargo e Goldman Sachs – abbiano deciso di uscire da un gruppo analogo, la Net-Zero Banking Alliance

Da Donald Trump è attesa una drastica svolta su queste politiche, laddove l’amministrazione Biden era fortemente orientata a sostegno delle tesi sulle cause antropiche dei cambiamenti climatici, e relative politiche. E come emerge anche alla comunicazione di BlackRock, l’attivismo sul clima dei giganti finanziari è ora oggetto di crescenti contestazioni – potenzialmente costose, anche a livello giudiziario – su iniziativa di esponenti repubblicani e terze parti.

Net Zero Asset Managers: L’iniziativa – che punta a “sostenere il settore della gestione patrimoniale nell’impegno a raggiungere l’obiettivo di emissioni nette zero per mitigare il rischio finanziario e massimizzare il valore a  lungo termine degli asset” – contava, prima delle elezioni presidenziali Usa, 325 membri, di cui la maggior parte ha confermato  l’impegno per la neutralità carbonica. L’alleanza globale degli assicuratori, sempre sotto l’egida dell’Onu, aveva vissuto un incidente simile nella primavera del 2023.

Copernicus: 2024 anno più caldo mai registrato

Intanto il 2024 è stato confermato dal Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S), come l’anno più caldo mai registrato a livello globale e il primo anno solare in cui la temperatura media globale ha superato di 1.5 C il livello preindustriale. Il C3S è implementato per conto della Commissione europea dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (ECMWF), i cui scienziati hanno monitorato i principali indicatori climatici e documentato record di temperatura giornalieri, mensili e annuali senza precedenti per il 2024.

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