E’ arrivato il via libera con prescrizioni da parte del Governo all’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco Bpm lanciata da Unicredit a fine novembre 2024. 

Il consiglio dei Ministri ha deliberato di esercitare, a tutela di interessi strategici per la sicurezza nazionale, i poteri speciali nella forma dell’imposizione di specifiche prescrizioni.

I vincoli posti da Palazzo Chigi, a quanto filtra, riguarderebbero le sedi e l’ipotesi di una eventuale cessione di sportelli. Sull’operazione si segnalano dei distinguo all’interno della maggioranza. La delegazione di Forza Italia, viene riferito da fonti del partito, ha fatto mettere a verbale in Cdm che ha “grosse riserve” sulla base giuridica della Golden power per l’Opa di UniCredit su Bpm. 

A inizio aprile la Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’Ops di Unicredit su Banco Bpm, il periodo di adesione è stato fissato dal 28 aprile al 23 giugno. Il Cda di Bpm, il giorno dopo il lancio dell’Ops, ha fatto sapere che l’offerta di Unicredit “non riflette in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti”.

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