Proseguono i lavori della 6a edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile iniziato ieri a Firenze. La kermesse mette al centro l’uomo, il suo valore come individuo, la fiducia, la comunità, la reciprocità, il bene comune e la pubblica felicità, e continua fino al 6 ottobre. 

In collegamento oggi anche il viceministro dell’Economia Maurizio Leo  che ha affrontato i temi della riforma fiscale: “Attraverso i nuovi meccanismi di collaborazione con i contribuenti, la riduzione della pressione fiscale, l’attenzione che dovremo avere per tutti i comparti produttivi, lavoratori autonomi, imprese, lavoratori dipendenti, si realizzerà l’obiettivo che riguarda tutti i passaggi della riforma fiscale, che sono appunto mirati all’equità fiscale”. 

“Abbiamo spinto molto sulla tenuta del sistema sociale – ha aggiunto -, perché il nostro obiettivo è di venire incontro alle famiglie, di affrontare il tema della denatalità, e rendere il sistema più semplice, molto più coerente, anche basandoci sui parametri e gli indici che sono stati adottati in sede europea“. Inoltre, ha sottolineato il viceministro, “abbiamo introdotto delle misure a vantaggio delle imprese che assumono”.   

L’ultimo step della riforma, ha spiegato Leo, “sarà, e già abbiamo avviato un percorso in questo senso, dare una normativa chiara, offrire dei materiali chiari ai contribuenti attraverso testi unici, in vista poi di realizzare e di mettere a terra il cosiddetto codice tributario, che sarà strutturato in una parte generale dove avremo lo statuto del contribuente, le norme sull’accertamento, sulla riscossione, sulle sanzioni, sul contenzioso, e una parte speciale che riguarderà i singoli tributi”.

Oggi tra gli ospiti il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenuto nel panel “La scelta Europea della sostenibilità integrale. Le sfide per le imprese italiane”, dove si è discusso di come accelerare la transizione sociale e ambientale delle imprese, immaginando una nuova politica industriale sociale e civile? e individuando quali sono i fattori di “competitività” (competitività e cooperazione) per lo sviluppo di nuove filiere. Nel suo videomessaggio Tajani ha detto: “A questo festival ci sono le migliori forze vive di un sistema produttivo attento anche alla dimensione sociale, direi soprattutto alla dimensione sociale dell’economia, alle famiglie e ai territori. L’instabilità sui principali scenari geopolitici ha un impatto negativo sugli scambi internazionali e sulle economie votate all’export come la nostra, quella italiana, ma il nostro paese ha mantenuto la barra dritta”.

“Dall’inizio del mio mandato – ha aggiunto Tajani – ho avviato una intensa strategia di diplomazia della crescita per sostenere l’export delle imprese e attirare nei nostri territori investimenti ad alto valore aggiunto, e i risultati si vedono: l’anno scorso abbiamo raggiunto il record di 626 miliardi di export, e il nostro paese guadagna posizioni negli indici di attrattività per gli investimenti dall’estero. Le imprese sono al centro di questa azione e sono il motore del suo successo: oggi siamo la quarta potenza commerciale del mondo. La sfida dunque è quella della competitività, e sono contento che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen abbia ripreso nel programma del suo secondo mandato molte delle nostre proposte: penso al completamento dell’Unione bancaria e dell’Unione dei mercati finanziari, strumenti fondamentali per trasformare i risparmi europei in investimenti produttivi. Penso al tema cruciale delle politiche ambientali: le misure in questo ambito devono tenere conto della loro sostenibilità sociale, non si può frustrare la spinta delle nostre imprese verso l’innovazione e la crescita”.  

Ministro Schillaci: “Sul payback sanitario tamponiamo errori di chi ci ha preceduto”

“Credo che la prossima sarà una manovra che darà risposte a quelle che sono le principali esigenze dei cittadini”, e “ci sarà uno spazio importante anche per la sanità che è ritornata con questo governo al centro dell’agenda politica”, così Orazio Schillaci, ministro della Salute, a margine del Festival.   

“Da parte mia – ha proseguito – vorrei che i fondi destinati alla sanità andassero in una direzione molto chiara che è quella degli operatori del sistema sanitario pubblico, c’è bisogno di assumere personale e anche di pagare meglio le persone che già lavorano nel sistema sanitario nazionale. Questi per me sono due punti fermi sui quali andare, e soprattutto è importante dare un segnale agli operatori di attenzione”.   A proposito della spending review ipotizzata per i ministeri, Schillaci ha detto che al ministero della Salute “faremo un’analisi se ci sono delle spese che possono essere evitate, quindi serenamente valuteremo se anche da noi c’è spazio per togliere qualche spesa inutile”. 

Sul tema del payback sanitario, “c’è attenzione da parte del governo, è un problema che ci sta a cuore, lo stiamo affrontando. Mi duole dover constatare che ci troviamo a tamponare errori e scelte sbagliate fatte da chi ci ha preceduto”. Lo ha affermato Orazio Schillaci, ministro della Salute, a margine del Festival nazionale dell’Economia civile in corso a Firenze.

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