L’epidemia di Chikungunya in provincia di Verona sembra rallentare, ma l’attenzione resta alta. L’Ulss 9 Scaligera è in costante contatto con l’Istituto Superiore di Sanità per monitorare la situazione e coordinare gli interventi.
Dal 6 agosto ad oggi sono 42 i casi confermati: tranne due episodi isolati, tutti riconducibili al focolaio di Domegliara, a Sant’Ambrogio di Valpolicella, e a Pedemonte di San Pietro in Cariano. In Veneto il virus trasmesso dalla zanzara tigre ha colpito finora soltanto la provincia di Verona, con casi sia importati che autoctoni.
Ora il compito principale ricade sui cittadini: mettere in sicurezza le aree verdi ed evitare ristagni d’acqua dove l’insetto può proliferare. Intanto proseguono le disinfestazioni mirate, in alcuni casi anche porta a porta, per ridurre il più possibile il rischio di nuovi contagi.
Abbiamo intervistato Salvatore Falcone, responsabile Salute e Ambiente Ulss 9 Scaligera