C’è ancora incertezza sull’entità e sull’estensione dei dazi che saranno imposti domani da parte degli Stati sulle merci straniere, tra cui quelle europee. Nell’attesa c’è un parziale recupero in Europa. Milano, che ieri aveva chiuso a -1,77%, a metà pomeriggio sale dello 0,63%, dal +1,3% di metà mattina. La borsa più vivace resta quella di Francoforte, +0,90%.

Wall Street ha invece aperto in calo: -0,24% per l’S&P500, -0,57% per il Dow Jones, quasi invariato il Nasdaq.

Il tema dominante sono i dazi ma stamane sono arrivati anche alcuni indicatori economici positivi. L’inflazione nell’Eurozona è scesa ancora a marzo. Il tasso annuale è al 2,2%, mentre a febbraio era al 2,3%. E l’indice Pmi manifatturiero, sui direttori acquisti della zona euro è salito a 48,6 punti, siamo comunque ancora sotto i 50 che indicano la soglia di espansione. 

Negli Stati Uniti l’indice Ism manifatturiero è sceso più delle attese, da 50,3 a 49,0 (consensus 49,5). Deludente anche il dato Jolts sui posti di lavoro vacanti, scesi a febbraioda 7,762 milioni a 7,568 milioni. 

A Piazza Affari bene le banche, maggiori rialzi per Telecom Italia (+1,96%), Leonardo (+1,90%) e Unipol (+1,63%). Corre anche Ferrari (+1,43%) che ha già annunciato che ritoccherà i prezzi al rialzo dopo le tariffe statunitensi.

Oro sempre a livelli record a 3130 dollari l’oncia. 

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