La madre della ragazza di 13 anni morta a Piacenza avrebbe riferito ai carabinieri che pochi giorni prima la figlia aveva segnalato ai servizi sociali il comportamento del fidanzato. Un comportamento ritenuto ossessivo e geloso con le difficoltà da parte della ragazza a interrompere la relazione. Nei prossimi giorni la famiglia, assistita dall’avvocato Lorenza Dordoni, potrebbe presentare una denuncia agli inquirenti per ricostruire altri presunti episodi subiti dalla ragazza.
L’autopsia sarà dirimente
“Dirimente sarà per la ricostruzione della dinamica l’esito della perizia autoptica, per cui verrà conferito l’incarico ad un medico legale dell’istituto di Pavia. Unitamente alle testimonianze raccolte, ai rilievi fatti dai carabinieri, si arriverà alla ricostruzione della dinamica di questo tristissimo evento”. Lo dice l’avvocatessa Lorenza Dordoni, che assiste la madre della tredicenne.
Piacenza si è svegliata nell’angoscia, una comunità sconvolta dopo la morte di una ragazzina di origine albanese, 14 anni da compiere, studentessa di liceo, precipitata dal balcone di casa in un cortile condominiale, in via IV Novembre, in un palazzo padronale che fronteggia le mura rinascimentali della città.
L’indagine è per omicidio volontario e in vista dell’autopsia, fissata per lunedì alla Procura per minorenni di Bologna, è stato indagato e ha ricevuto un avviso di garanzia il 15enne che era con lei e che ieri è stato a lungo interrogato e poi rilasciato. Il giovane è difeso dall’avvocato Ettore Maini, mentre la madre della giovane dall’avvocata Lorenza Dordoni: “Bisogna rispettare il dolore di una famiglia che ha perso una ragazza così giovane”. Così l’avvocata che assiste la madre della ragazza. L’incarico dell’autopsia sarà affidato al medico legale Giovanni Cecchetto.
Con il ragazzo, anche lui albanese di 15 anni, presente durante il fatto, avrebbe avuto una relazione che forse intendeva troncare. Il coetaneo è stato trattenuto fino a notte al comando provinciale dei Carabinieri e interrogato dagli investigatori del Nucleo investigativo di Piacenza coordinati dal capo della Procura di Piacenza Grazia Pradella e da un pm della procura per i Minori arrivato nel pomeriggio di ieri da Bologna. Il ragazzino, è stato inizialmente rilasciato.
La versione del fidanzato – secondo quanto riferisce oggi il quotidiano Libertà di Piacenza – sarebbe quella di un gesto volontario da parte della ragazza, il cui corpo è stato trasportato all’Istituto di Medicina Legale di Pavia per l’autopsia che dovrebbe essere eseguita a inizio della prossima settimana.
Gli amici di lei, sentiti dal quotidiano piacentino, sostengono che “non era il tipo da buttarsi” e che anzi “stava pianificando un viaggio a Parigi con la mamma”. E riferiscono di un tira e molla affettivo tra i ragazzini, sostenendo che potevano esserci problemi tra i due.
Le indagini dei carabinieri sono mirate “a chiarire la dinamica e i movimenti della minore nelle ore precedenti alla caduta nonché a valutare l’eventuale coinvolgimento di coetanei”. Lo specifica la Procura per i minorenni, con il procuratore Giuseppe Di Giorgio.
Fidanzato sotto shock, non parla con nessuno
“Il ragazzo è sotto shock, da quando ha fatto ritorno a casa non parla con nessuno”. E’ quanto hanno riferito al quotidiano piacentino Libertà i familiari del 15enne indagato per l’omicidio della 13enne. Il quotidiano aggiunge che i familiari hanno riferito di un ragazzo affranto dal dolore. Nell’interrogatorio, al termine del quale è stato rilasciato, avrebbe negato ogni responsabilità, dicendo che la ragazza, che si trovava con lui sul balcone, è caduta da sola. E’ stato lo stesso quindicenne a chiedere aiuto ai vicini, che poi hanno chiamato il 118.