“Verso le 9:30-9:40 il telefono ha suonato e nello stesso momento hanno bussato alla porta. Un uomo con la maschera a gas ci ha detto di uscire immediatamente dalla stanza. Aperta la porta siamo stati invasi da fumi e cloro”. È il racconto di una turista americana, ospite dell’hotel Barberini, a Roma, che stamattina è stato fatto evacuare a causa delle esalazioni di cloro.
“Abbiamo provato ad aspettare l’ascensore, ma non riuscivamo a respirare, quindi siamo scesi con le scale il più velocemente possibile e siamo usciti. C’erano molte persone che tossivano, qualcuno vomitava per via dei fumi. Ci hanno detto fosse per via del cloro della piscina. Un uomo stava versando il cloro e le esalazioni hanno iniziato a diffondersi attraverso le ventole all’interno dell’hotel”, spiega la donna.
“Noi eravamo al quarto piano, ma c’era gente rimasta bloccata sul tetto per lungo tempo. Bastava aspirarlo con i polmoni e tutti quanti tossivamo. Siamo ancora in pigiama, non abbiamo avuto il tempo di prendere nulla. Lui – dice indicando il marito – ha le sue medicine in camera, ma non è potuto entrare a prenderle. Non sappiamo tra quanto possiamo rientrare, credo siano più preoccupati nel mettere l’hotel al sicuro. Penso ci vorrà un po’, perché l’odore era veramente forte per i polmoni e faceva tossire. Era spaventoso? Assolutamente sì, perché non sapevamo da dove provenisse. Lo staff non ci ha potuto dire nulla, ma ci hanno portato a tutti acqua e asciugamani. Hanno portato alcune persone in ambulanza. La pressione di un uomo era veramente alta e l’uomo che versava il cloro è stato portato in ospedale”, conclude.