La recente pandemia e le crisi in atto, dall’emergenza climatica alla guerra, hanno aumentato i livelli di malessere e disagio ma hanno anche cambiato l’atteggiamento delle persone verso queste problematiche, diffondendo la consapevolezza dell’importanza di aiutarsi e farsi aiutare. “La nostra è una comunità professionale che è cresciuta in quantità, con oltre 130 mila componenti, ma anche in fiducia verso la popolazione, con il +62% di richieste nel privato negli ultimi anni, e in immagine sociale”, spiega il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi David Lazzari.
Secondo i dati diffusi dall’Istituto Piepoli, il rapporto delle persone con i problemi psicologici è cambiato: il 70% degli italiani ne è sempre più consapevole e per 9 italiani su 10 il supporto psicologico influenza anche la qualità della vita. L’81% degli intervistati, ritiene inoltre importante l’attivazione dello psicologo di base, che dovrebbe affiancare il pediatra e il medico di famiglia. Tale figura è auspicata soprattutto nelle scuole dal 53% del campione per intercettare precocemente le situazioni di disagio degli studenti. Il 74% degli intervistati ritiene infine che bisognerebbe assicurare l’assistenza o cure psicologiche come cure mediche.