Si inizia oggi e si conclude tutto sabato 15 giugno. La cornice è quella di Borgo Egnazia, in Puglia, che ospita il vertice dei leader del G7 organizzato dalla presidenza italiana. Tre giorni di sessioni durante i quali si affronteranno le principali questioni internazionali.
Ci saranno i capi di Stato e di Governo dei sette Stati membri (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti), oltre al presidente del Consiglio Europeo e alla presidente della Commissione Europea in rappresentanza dell’Unione Europea. Come da tradizione, prenderanno parte ai lavori anche i rappresentanti di alcuni Stati e organizzazioni internazionali invitati dalla presidenza di turno. L’Algeria con il Presidente Abdelmadjid Tebboune, l’Argentina con Javier Milei, il Brasile con Luis Ignacio Lula da Silva, il presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Zayed, il Re di Giordania Abdallah II, Narendra Modi, primo ministro dell’India, il presidente del Kenya, della Mauritania (anche presidente dell’Unione Africana), Papa Francesco. Con loro anche il presidente della Banca Africana di Sviluppo e della Banca Mondiale.
La composizione del G7
I Temi
Il G7 dei capi di Stato e di Governo non è ancora cominciato ma ha già creato scompiglio tra le cancellerie. Non sui dossier principali, come le guerre in Ucraina o a Gaza, sui quali il consenso tra i grandi sembra unanime, e nemmeno sull’uso dei proventi degli asset russi sequestrati per finanziare Kiev, che vede approcci diversi tra UE e Usa. Ma sul diritto all’aborto.
Aborto, che cosa è successo
Secondo fonti europee, nell’ultima bozza della dichiarazione finale del vertice di Borgo Egnazia è scomparso il punto nel quale i sette sottolineavano l’importanza di garantire “un accesso effettivo e sicuro all’aborto”. Il riferimento doveva rafforzare – come chiedevano soprattutto Francia e Canada – il comunicato finale del G7 di Hiroshima di un anno fa, che parlava invece di “accesso legale e sicuro”. In serata fonti della presidenza italiana affermano che “tutto quello che entrerà nel documento conclusivo sarà un punto di caduta finale frutto dei negoziati”. Nessuno dei sette, hanno quindi sottolineato le fonti italiane, ha chiesto di “eliminare” il punto sull’aborto dalla bozza, nel quale resta invece il riferimento all’uguaglianza di genere.
Manifestazioni a favore dell’accesso all’aborto come diritto umano
La posizione sull’Ucraina
Alla vigilia dell’apertura dei tavoli dei capi di Stato e di governo, appare salda la determinazione dei sette a ribadire il sostegno politico e militare al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che interverrà nel primo giorno di lavori. Dalle indiscrezioni sulla bozza finale, diffuse da Bloomberg, c’è l’impegno ad “aumentare la produzione e la consegna” di armi a Kiev e un richiamo alla Cina affinché smetta di sostenere la guerra di Putin con tecnologie e componenti di armi. E mentre le navi di Mosca si avvicinano a Cuba, i leader metteranno in guardia la stessa Russia da minacce nucleari “irresponsabili” contro l’Occidente.
L’alleanza anti-Putin si concretizzerà a Borgo Egnazia anche con la firma dell’accordo di sicurezza tra Ucraina e Usa, nel bilaterale tra Zelensky e Biden a margine del vertice, mentre si continua a discutere di come utilizzare i profitti degli asset russi congelati in Europa.
Volodymyr Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky interverrà oggi al G7. Il tema del conflitto tra Ucraina e Russia resta al centro del confronto tra i capi di Stato e di Governo
La guerra di Gaza
La bozza di dichiarazione finale circolata sui media ribadisce inoltre l’appoggio dei sette alla roadmap per Gaza delineata da Biden, forte anche del sostegno del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il G7 chiederà ad Hamas di accettare l’accordo di cessate il fuoco e a Israele di “allentare l’escalation” della sua offensiva militare su vasta scala a Rafah, in linea con le ordinanze dalla Corte internazionale di Giustizia dell’Aja.
Attacco aereo su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza – 2 giugno 2024
Bloccare l’escalation ed arrivare al cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi. La bozza di Joe Biden, che ha il sostegno dell’Onu, sembra metta d’accordo tutti i presenti al summit
Le bilaterali, c’è anche l’incontro tra Papa Francesco e Joe Biden
Molte le bilaterali previste a Borgo Egnazia, a cominciare da quello di Meloni con Biden venerdì. Il presidente degli Stati Uniti, primo cattolico dopo JFK, vedrà lo stesso giorno anche il Papa, nella prima assoluta di un pontefice al G7. Francesco è l’ospite d’onore della sessione dedicata all’intelligenza artificiale, tema voluto dalla premier italiana non senza la sorpresa di alcuni partner che lo giudicavano prematuro.
Voci, bozze, indiscrezioni continueranno a rincorrersi fino all’ultimo giorno, trovando poi conferma o smentita in un testo scritto nero su bianco che Giorgia Meloni spiegherà nella conferenza stampa finale di sabato mattina.
Narendra Modi, Joe Biden, Volodymyr Zelensky, Papa Francesco
La presenza del Pontefice al Summit del G7 a Borgo Egnazia è una prima assoluta. Francesco è l’ospite d’onore della sessione dedicata all’intelligenza artificiale. Tra i presenti alla tre giorni anche il Presidente del Brasile Lula, quello argentino Milei e l’indiano Modi
Il No-G7
Gli attivisti che si oppongono al G7 sono già in Puglia dove, tra incontri, dibattiti, contro-cene e cortei, rappresenteranno un punto di vista pacifista e ambientalista sui principali temi in agenda. Ma lo faranno a distanza dai luoghi del vertice: saranno a Frassanito, vicino Otranto – quindi a un centinaio di chilometri di distanza. Qui si svolgerà la gran parte delle iniziative di dissenso, che si concluderanno sabato a Fasano con un corteo unitario di associazioni e movimenti.
Ci saranno anche delegazioni palestinesi e del Sudamerica, insieme a ricercatori e docenti universitari italiani ed europei. Intelligenza artificiale, imperialismo e guerra, multipolarismo, economia e diritti umani sono alcuni dei temi che saranno affrontati. Si prosegue con presentazioni di libri e tavoli tematici su geopolitica, Mediterraneo, politiche discriminatorie contro le donne. La protesta si manifesterà anche a Costa Merlata, sul litorale di Ostuni: dalle 9 di domani dibattiti su guerre, riarmo, migrazioni e ambiente. Tutti e tre i coordinamenti hanno aderito al corteo unitario di sabato alle 15, sempre a Fasano con partenza da piazza Palmina Martinelli. Spiega Bobo Aprile del tavolo di coordinamento No-G7: “Vogliamo che sia una manifestazione pacifica e di massa, vogliamo che la gente torni in piazza a protestare”.
Nasce il coordinamento no G7