Lo scrive in un comunicato il Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto per smentire qualsiasi ricostruzione che metta in dubbio la sua piena fiducia nei servizi e nei loro vertici. “Ipotesi più ridicola che falsa” afferma, “purtroppo basta una sola mela marcia a fare danni”. Il caso è quello del presunto dossieraggio ai danni di tanti politici e personaggi noti tra cui lo stesso ministro. Dopo averne parlato con la presidente Meloni e con il sottosegretario Mantovano, che avevano escluso il coinvolgimento dell’intelligence, si è presentato in procura a Perugia.
Dai verbali emergono dubbi e sospetti per la pubblicazione di notizie riservatissime di cui erano a conoscenza solo gli apparati interni. Oggi dal palco della festa del Fatto Quotidiano ribadisce: “Importante individuare eventuali responsabilità dei singoli”, “Tocca a me rappresentare un problema a Cantone e a lui indagare, quello che ha scoperto Cantone lo vedremo dal proseguo delle indagini e ho chiesto, che poteva essere, se c’era un collegamento tra i servizi e i giornalisti e lo stesso Striano, magari c’era un collegamento con Striano.
Al Centro delle indagini l’ex pm antimafia Antonio Laudati e il tenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano. Secondo l’accusa, tramite centinaia di accesi abusivi alle banche dati, avrebbero confezionato dei veri e propri dossier, spiando chi non era sotto indagine. Un’attività illegale il cui fine è ancora da chiarire.