Pochi i bambini che oggi sono rientrati a scuola nel plesso “Catello Salvati” dell’istituto scolastico comprensivo “2 Panzini” dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti di alcuni alunni hanno aggredito una docente che ha riportato un trauma cranico, a causa dei colpi ricevuti.
L’esterno della scuola è presidiato dai Carabinieri. Un gruppo di mamme ha ribadito le accuse nei confronti della docente di sostegno destinataria della missione punitiva, sostenendo che all’origine del raid ci sarebbe stata una vendetta per presunti abusi sessuali che la docente avrebbe compiuto ai danni di alcuni studenti. Le mamme in questione sostengono di aver visto chat e sentito audio a sostegno della loro accusa e riferiscono presunti dialoghi rivolti dalla professoressa ad alcuni ragazzi.
Bambini con gli zaini vanno verso la scuola media di Scanzano, a Castellammare di Stabia, 18 novembre 2024 (ansa)
“Ci hanno chiamato camorriste, hanno detto che siamo bestie ma la verità è totalmente diversa“, tengono a precisare le mamme coinvolte. “Ci sono bambini che hanno visto quanto accaduto in televisione e, spaventati – è la versione di alcune donne – non volevano venire a scuola”. Una mamma, raccontano i presenti, avrebbe giustificato al figlio la presenza dei Carabinieri con un crollo nella palestra.
Bambini con gli zaini vanno verso la scuola media di Scanzano, a Castellammare di Stabia, 18 novembre 2024 (ansa)
Le ipotesi
Si ipotizza che le gravi accuse rivolte alla docente siano frutto di una ritorsione orchestrata da alcuni ragazzi che hanno deciso di fargliela pagare dopo aver subito delle punizioni ritenute ingiuste. Lunedì scorso l’insegnante aveva sorpreso due ragazzini a fumare una sigaretta elettronica in bagno. I due sono stati segnalati e sospesi. Il giorno dopo hanno iniziato a girare le prime accuse verso la prof, che ha ricevuto minacce di morte via mail e sul cellulare. Ed è spuntato un post accusatorio sui social intitolato “l’urlo di una madre” in cui una donna sostiene che una docente avrebbe abusato del figlio. Ad agosto l’insegnante aveva denunciato l’hackeraggio dei suoi profili social, sarà da chiarire se ci siano connessioni con l’ipotetica gogna social-mediatica a cui sarebbe stata sottoposta.
E’ stata la preside dell’istituto Salvati, Donatella Ambrosio, a chiedere la presenza delle forze dell’ordine per la riapertura della scuola, visto il permanere di un clima pesante intorno alla vicenda.
Le reazioni delle istituzioni, disposta un’ispezione
“In relazione ai gravi fatti successi a Scanzano l’Usr della Campania ha disposto una ispezione per contribuire ad accertare quanto accaduto. La scuola è un luogo sacro e va tutelata sempre“. Così in una nota il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
L’istituto scolastico era stato premiato dal ministro all’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. La Salvati, infatti, è stata la prima scuola in Italia ad attivare i fondi per i Pon estivi, con corsi di windsurf per i bambini che restavano in città e altri campi estivi a loro dedicati.
“È un episodio di enorme gravità e di violenza estrema. Confido nella capacità investigativa dei carabinieri per accertare la verità dei fatti. Bisogna riportare al più presto la serenità nella scuola, tra gli studenti, i loro genitori e il corpo insegnanti” ha commentato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza.