Sono in corso test di laboratorio per determinare la causa esatta della malattia segnalata in Congo ma “in questa fase, è anche possibile che più di una malattia stia contribuendo ai casi e ai decessi”. E’ quanto indica un nuovo bollettino dell’Oms sulla situazione nello stato africano nel quale si riferisce anche che “la malaria è una malattia comune in questa zona e potrebbe essere la causa o il contributo ai casi”. Alcune malattie note potrebbero quindi aver contribuito ai decessi dei pazienti in Congo. Fra queste sono citate “polmonite acuta, influenza, COVID-19, morbillo e malaria” come potenziali fattori con malnutrizione.
Istituita task force ministero della Salute e Istituto superiore di sanità
Nasce una task-force del ministero della Salute sulle malattie infettive che seguirà gli sviluppi delle situazioni del virus in Congo. La decisione dopo una riunione tecnica tra ministero e Istituto superiore della sanità anche alla luce del caso sospetto di una paziente a Lucca del quale i Nas hanno ritirato le cartelle cliniche. Gli esperti avranno anche il compito di tenere i rapporti con le Regioni. La Commissione Ue intanto, fa sapere che organizzerà una riunione del comitato per la sicurezza sanitaria per coordinare la risposta europea alla malattia. Gli esperti Ue e dell’Ecdc sono “sul campo” in Congo dopo le segnalazioni e la Commissione segue “da vicino” la situazione ed è “in contatto costante con il Centro europeo perla prevenzione e il controllo delle malattie e con l’Oms”. Per il momento a Bruxelles non risultano ancora casi in Europa.
“Non si esclude mix di più patologie: polmonite acuta, influenza, Covid, morbillo e malaria aggravate da malnutrizione”
Che malattia è e cosa sappiamo dell’infezione misteriosa che sta circolando in Congo e sta provocando vittime? A fare il punto è l’Istituto superiore di sanità, in un approfondimento pubblicato online. “Dato il quadro clinico dei casi e i sintomi riportati – scrive l’Iss – tra le ipotesi considerate al momento come causa figurano polmonite acuta, influenza, Covid-19, morbillo e malaria, con la malnutrizione come fattore concomitante. Sono in corso test di laboratorio per identificare la causa, ma al momento non è escluso che più di una patologia stia contribuendo ai casi e ai decessi“.
L’infezione potrebbe diffondersi fino a causare una nuova pandemia?
L’Istituto superiore di sanità sottolinea che, “secondo l’ultimo bollettino dell’Oms, il rischio di diffusione è alto per le comunità colpite. A livello nazionale il rischio è invece considerato moderato per la natura del focolaio che attualmente è localizzato alla zona colpita; c’è tuttavia il potenziale per una diffusione alle zone limitrofe. A livello regionale (regione africana Oms), europeo e globale”, invece, “il rischio al momento è basso”.
I sintomi
“Tra il 24 ottobre e il 5 dicembre, nella zona di Panzi nella provincia di Kwango in Repubblica Democratica del Congo – riporta l’Iss – sono stati registrati 406 casi di una malattia non diagnosticata con sintomi di febbre, mal di testa, tosse, rinorrea (naso che cola) e dolori muscolari. Dai dati riportati dall’Oms, tutti i casi gravi sono stati registrati in persone con grave malnutrizione e ad oggi sono stati segnalati 31 morti. La maggior parte dei casi si è verificata in bambini, in particolare sotto i 5 anni di età. L’area è rurale e situata in una zona remota e difficilmente raggiungibile, a circa 48 ore di distanza dalla capitale Kinshasa. L’accesso all’area interessata è reso ulteriormente difficoltoso dalla stagione delle piogge attualmente in corso. Questo, insieme alla limitata capacità diagnostica nel Paese, alla scarsa copertura vaccinale e al limitato accesso a farmaci e dispositivi di protezione, sta ritardando l’identificazione della causa e il controllo del focolaio”. L’Iss ricorda che “l’Oms ha inviato sul posto un team di risposta rapida per identificare le cause del focolaio e rafforzare la risposta”.
In Congo 406 casi e 31 i morti per causa sconosciuta
Tra il 24 ottobre e il 5 dicembre 2024, la zona sanitaria di Panzi nella provincia di Kwango della Repubblica Democratica del Congo ha registrato 406 casi di una malattia non diagnosticata con sintomi di febbre, mal di testa ,tosse, naso che cola e dolori muscolari. Tutti i casi gravi sono stati segnalati come gravemente malnutriti. I decessi sono stati 31. E’ quanto si legge nell’aggiornamento dell’Oms sulla situazione. La maggior parte dei casi riguarda bambini, di età sotto i 5 anni. L’area è rurale e remota, con accesso ulteriormente ostacolato dalla stagione delle piogge. Pe rraggiungerla da Kinshasa su strada servono 48 ore.
I Nas ritirano i campioni del paziente di Lucca
I Nas hanno ritirato stamani i campioni del paziente ricoverato nell’ospedale San Luca di Lucca, già dimesso e guarito, che presentava sintomi influenzali potenzialmente riconducibili alla malattia che sta colpendo una regione del Congo. E’ quanto si apprende da fonti sanitare. I campioni prelevati verranno analizzati dall’Istituto Superiore della Sanità.