La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio, con altre 15 persone, nel procedimento per falso in bilancio sul caso Visibilia. Il gruppo editoriale Visibilia è fondato dalla parlamentare e imprenditrice che ha dismesso le cariche nel 2022 e ne ha ceduto il controllo a fine dicembre 2024. Il processo si aprirà il 20 marzo nella seconda sezione penale del Tribunale di Milano. Prescritte le imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018. Appena resa nota la decisione della giudice Anna Magelli, si sono scatenate le reazioni del mondo politico. Le opposizioni sono tornate a chiedere le dimissioni della ministra.
Ricordiamo che l’Aula della Camera aveva respinto la sfiducia a Santanchè lo scorso aprile con 213 no, 121 sì e 3 astenuti la mozione di sfiducia presentata dal M5S e sottoscritta da tutte le opposizioni ad eccezione di Italia Viva.
Schlein (Pd): “Quando Meloni era all’opposizione chiedeva le dimissioni per molto meno”
“Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio. Appena una settimana fa Giorgia Meloni diceva di voler aspettare la decisione della magistratura: ora è arrivata. Non può più continuare a far finta di niente“, dice la segretaria del Partito democratico Elly Schlein. “Lei, che quando era all’opposizione chiedeva le dimissioni per molto meno, ora che fa? Cambia idea anche su questo? Una presidente del Consiglio non può usare due pesi e due misure, soprattutto verso gli amici che lei ha voluto al governo e per cui adesso è politicamente responsabile. Il processo farà il suo corso per accertare se è colpevole, ma quando le accuse sono così gravi chi ricopre le più alte cariche istituzionali deve fare un passo indietro. Daniela Santanchè si dimetta. E Giorgia Meloni deve pretendere le sue dimissioni”.
Conte (M5s): “Da Meloni neanche un sussulto di dignità a tutela delle istituzioni”
“Noi insistiamo per le dimissioni immediate della ministra, senza volere anticipare l’esito dei processi penali”. Lo scrive sui social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. “Ma un partito come Fratelli d’Italia – aggiunge – che ogni giorno grida allo scandalo sul periodo Covid e che fa la guerra a persone in difficoltà accusandole di fare i ‘furbetti’ con i sussidi dello Stato, poi tiene al suo posto una ministra che dalle evidenze sin qui emerse avrebbe fatto la ‘furbona’ truffando lo Stato con i fondi Covid? È assolutamente indecoroso per le istituzioni di governo che la ministra rimanga lì”.
“Meloni, che in passato chiedevi le dimissioni di tutti i ministri per molto meno, oggi che fai, continuerai a fischiettare indifferente? Non avverti neppure adesso un sussulto di dignità che ti spinga finalmente a tutelare l’immagine e l’onore delle istituzioni?”, conclude Conte. E il compagno di partito Patuanelli rincara: “Pronti a una nuova mozione di sfiducia”.
Avs con Bonelli e Fratoianni: “Va difesa la dignità delle istituzioni”
“Daniela Santanchè deve dimettersi subito: la decisione della Procura di Milano di rinviare a giudizio la ministra del Turismo sono la conferma che la sua permanenza nel governo è ormai inaccettabile: uno scandalo. Può Santanchè ricoprire cariche pubbliche nonostante le numerose inchieste che la coinvolgono? Per onore e dignità delle istituzioni dovrebbe essere la premier Meloni a chiederne le dimissioni: il permanere della Santanchè alla guida del ministero del Turismo sarebbe un fatto gravissimo che non può essere nascosto dietro un falso garantismo bensì con la difesa della dignità delle nostre istituzioni”. Così Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs, in una nota.
“Chi rappresenta lo Stato non può stare in una condizione del genere”, afferma Nicola Fratoianni di Avs. “E’ da oltre un anno, dopo l’inchiesta di Report e anche di altri media, e da quando arrivò a mentire perfino nell’Aula del Senato – prosegue il leader di SI – che ne chiediamo le dimissioni immediate dal governo Meloni. Su questo abbiamo raccolto oltre 50mila firme di cittadini. È una questione di dignità e rispetto delle Istituzioni”.