“Era una polacca, una kapò di Auschwitz. Io l’ho riconosciuta quasi subito. Mi ha fermato in un negozio a Roma e mi ha detto ‘Ma tu sei Edith di Auschwitz’. Mi è preso un colpo, mi sono voltata ed era la donna dal cappotto verde”.
E’ il racconto della scrittrice Edith Bruck, sopravvissuta ai campo di concentramento, ospite di Bruno Vespa a Cinque Minuti su Rai 1, parlando della donna che ispirato il titolo di uno dei suoi libri più noti. “Si chiamava Lola e viveva a Roma come me. Denunciarla era quasi impossibile. E poi non ero convinta, perché non potevo sapere cosa aveva vissuto lei, che era stata deportata due anni prima di noi ebrei ungheresi. Non mi piace denunciare, non ho mai denunciato nessuna kapo”.
La scrittrice fu deportata con la sua famiglia nel 1944, quando aveva solo 13 anni. Solo lei e sua sorella si salvarono dal lager.