Dopo un braccio di ferro durato mesi, alla fine il primo ministro serbo ha ceduto: Milos Vucevic si è dimesso. Il premier ha ceduto alla pressione degli studenti che da mesi manifestano contro il suo governo per il crollo di una pensilina da poco ristrutturata alla stazione di Novi Sad, incidente che il novembre scorso ha ucciso 15 persone. La notizia viene confermata dal quotidiano Veernje novosti.
Serbia, crollo del tetto esterno della stazione ferroviaria a Novi Sad, 1 novembre 2024 (ApPhoto)
![Serbia, crollo del tetto esterno della stazione ferroviaria a Novi Sad, 1 novembre 2024](https://www.rainews.it/resizegd/768x-/dl/img/2025/01/28/1738062875047_rainewsecfecdffecc.jpg)
Serbia, crollo del tetto esterno della stazione ferroviaria a Novi Sad, 1 novembre 2024 (Ansa)
Le manifestazioni hanno finito per coinvolgere vasti strati della popolazione. La tragedia di Novi Sad è stata però solo la miccia che ha fatto esplodere un malcontento generalizzato, relativo a vari settori dell’apparato statale, per la corruzione e l’inefficienza di cui è accusato l’esecutivo. Questa mattina, forse già raggiunti dalle indiscrezioni, migliaia di dimostranti hanno sgomberato un importante intersezione stradale di Belgrado che occupavano da 24 ore.
“La mia decisione irrevocabile è di dimettermi dalla posizione di primo ministro” ha detto Vucevic in una conferenza stampa a Belgrado, “ho avuto un lungo incontro con il presidente della Serbia questa mattina. Ne abbiamo parlato. Abbiamo parlato di tutto, e ha accettato le mie posizioni”.
Vucevic, che prima di diventare – meno di un anno fa – capo del governo, era stato sindaco di Novi Sad per dieci anni, dal 2012 al 2022, proprio nel periodo in cui fu ristrutturata la stazione teatro dell’incidente, ha concluso: “Per evitare ulteriori complicazioni, per non aumentare ulteriormente le tensioni nella nostra società, ho preso questa decisione”.
![Serbia, crollo del tetto esterno della stazione ferroviaria a Novi Sad, 1 novembre 2024](https://www.rainews.it/resizegd/768x-/dl/img/2025/01/28/1738062782218_rainewscfabaeacacfdccd.jpg)
Serbia, crollo del tetto esterno della stazione ferroviaria a Novi Sad, 1 novembre 2024 (Ansa)