Ancora violenza in corsia. Questa volta l’episodio increscioso è avvenuto a Verona. Un medico e tre infermieri sono rimasti feriti al Pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Trento a Verona, a opera di un cittadino serbo. L’uomo, come riferisce il sito del quotidiano L’Arena, si è risvegliato dopo essere stato trasportato all’ospedale in ambulanza in stato di incoscienza, e ha dato in escandescenze. Prima ha importunato altri pazienti, quindi ha aggredito il personale sanitario e ha anche infranto una vetrata. Sul posto sono intervenute cinque Volanti della Questura; alla vista dei poliziotti l’uomo si è calmato, ma è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali e danneggiamento.
La solidarietà di Zaia ai sanitari
Sull’episodio è intervenuto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “La mia piena solidarietà va al medico e ai tre infermieri dell’ospedale Borgo Trento di Verona – ha detto – vittime di un’aggressione avvenuta la scorsa notte. Un paziente ha dato in escandescenze, aggredendo il personale sanitario e danneggiando la struttura. Un comportamento che non solo è un affronto alla professione sanitaria, ma rappresenta un atto di inciviltà inaccettabile. Assistiamo ormai ad un bollettino pressoché quotidiano di aggressioni negli ospedali: serve il massimo rigore verso persone che si scagliano contro chi è impegnato ad aiutare loro ed altri cittadini”.
Anelli (Ordine medici): “Aggressioni inaccettabili, ti devastano”
“La violenza non la si può mai accettare. Ti devasta dentro, crea dolore, sconforto, frustrazione, incredulità: come è possibile che quella stessa persona che stai cercando di curare, di salvare, ti si rivolta contro, ti aggredisce? La nostra piena solidarietà e vicinanza al medico e agli infermieri rimasti feriti a Verona, ai pazienti rimasti coinvolti e a tutti gli operatori della struttura”. Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, sull’episodio avvenuto la scorsa notte al pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Trento a Verona: un medico e tre infermieri sono rimasti feriti a opera di un uomo che si è risvegliato dopo essere stato trasportato all’ospedale in ambulanza in stato di incoscienza, e ha dato in escandescenze. L’aggressore è stato arrestato. “Le Leggi si stanno rivelando efficaci – commenta Anelli – sia la 113 del 2020 con la procedibilità d’ufficio, sia la legge recante misure per contrastare la violenza sui professionisti sanitari e socio-sanitari nell’esercizio delle loro funzioni e il danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria, definitivamente approvata lo scorso novembre. La norma prevede l’arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l’arresto in flagranza differita per i delitti di lesioni personali commessi nei confronti di professionisti sanitari, sociosanitari e dei loro ausiliari, nonché per il reato di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria”. “Chiediamo ora – conclude Anelli – strumenti di protezione degli operatori, che prevengano le aggressioni ed evitino conseguenze. E, tutti insieme, dobbiamo lavorare per una grande rivoluzione culturale, che trasmetta ai cittadini l’idea che il nemico è la malattia, non il medico, e che medici e pazienti sono entrambi vittime del disagio dovuto ai malfunzionamenti del sistema”.