La sparatoria della scuola di Orebro in cui sono rimaste uccise 11 persone, incluso l’assalitore, è “la più grave della storia del Paese”, ha dichiarato il premier svedese Ulf Kristersson, precisando che “molte domande sono ancora senza risposta” e chiedendo che non siano fatte speculazioni sulle motivazioni dell’azione criminale.
L’uomo non aveva precedenti, secondo i media locali, era disoccupato e si era isolato da parenti e amici. È entrato nel complesso scolastico con una custodia per una chitarra dalla quale ha estratto le armi per la strage, suicidandosi poi all’arrivo della polizia.