“Una persona umile e sempre disponibile”. Chi lo conosceva descrive così Lorenzo Rovagnati, l’erede della dinastia dei salumi morto dopo lo schianto del suo elicottero presso il Castello di Castelguelfo, a Noceto, in provincia di Parma, una delle tenute della famiglia.
Oltre all’imprenditore, amministratore delegato dell’omonimo gruppo sono state identificate nella notte le altre due vittime. Si tratta dei due piloti Flavio Massa, 59 anni e Leonardo Italiani, 30 anni. L’elicottero andato distrutto nell’impatto col suolo era del tipo Agusta Westland AW109.
Lorenzo Rovagnati, 41 anni, era il titolare del noto salumificio industriale insieme al fratello Ferruccio. Un’azienda nota in tutto il mondo, fondata nel 1941 in Brianza dal nonno Angelo Ferruccio Rovagnati. Oggi il marchio ”re dei prosciutti” fattura oltre 300 milioni di euro l’anno, con oltre mille dipendenti attivi in 20 paesi. Negli ultimi quindici anni, con Lorenzo e Ferruccio alla guida, Rovagnati ha esportato prosciutto cotto in Europa e aperto il primo stabilimento produttivo negli Stati Uniti oltre a sbarcare anche in Canada, Hong Kong, Messico, Singapore, rafforzato anche da acquisizioni come quella dello storico marchio di affettatrici Berkel e di Pineider.
Oggi il gruppo – che vanta più di 1200 collaboratori – fattura oltre 300 milioni di euro l’anno e opera in più di 20 Paesi.
Sposato dal 2019, era padre di due figli e in attesa del terzo.
“Umile e disponibile”
‘Conosco la famiglia Rovagnati da tutta la vita. Sono sempre stato amico di Paolo, il capostipite, e del figlio Lorenzo, che ho visto crescere fin da bambino”, dice commosso Fabio Fecci, sindaco di Noceto, il comune che comprende la tenuta di Castelguelfo, dove è morto Lorenzo Rovagnati. “Ero molto affezionato a Lorenzo, lo avevo sentito appena due giorni fa. Ci vedevamo spesso il mercoledì, quando rientrava a Castelguelfo in elicottero partendo dalla sua abitazione di **Biassono**, in provincia di Milano. La famiglia Rovagnati – dice – è sempre stata un grandissimo valore aggiunto per Noceto e la nostra comunità, nel corso degli anni hanno sempre aiutato il nostro comune e gli abitanti, partecipando attivamente ai progetti che gli proponevamo”.
“Sia Paolo che Lorenzo – prosegue Fecci- hanno sempre dimostrato un’umiltà e una disponibilità davvero impressionanti. Sono imprenditori conosciuti in tutto il mondo, ma non hanno mai perso la gentilezza e la disponibilità. Nell’ultimo periodo era Lorenzo ad aver preso in mano le redini dell’azienda di famiglia, un’eccellenza italiana nel mondo. Il pensiero ora va alla famiglia, in particolare alla moglie, che è in attesa di partorire il terzo figlio. Questa è una tragedia di proporzioni enormi”.