Un migrante è stato trovato morto per annegamento sulla spiaggia dell’isola dei Conigli a Lampedusa, un secondo è morto per ipotermia dopo essere stato trasportato nel poliambulatorio dell’isola. Entrambi cittadini bengalesi, hanno un’età compresa fra i 20 e i trent’anni. Un terzo è stato salvato dai medici da una grave ipotermia. Tutti e tre sono arrivati a bordo di un barchino di nove metri in metallo partito nei giorni scorsi dalle coste libiche.
A bordo c’erano 44 persone secondo quanto accertato dalla polizia. Lo sbarco è avvenuto di prima mattina sotto un diluvio e con condizioni pessime del mare. La polizia ha intercettato i migranti in strada poco dopo lo sbarco in spiaggia. All’appello mancavano le due vittime, rimaste accanto alla barca. Sono stati gli stessi migranti (bengalesi, egiziani, pakistani e marocchini) a segnalare agli agenti che due loro compagni di viaggio stavano male. Giunti in spiaggia, i poliziotti e i medici hanno trovato il cadavere dell’uomo annegato, mentre lungo il sentiero c’era l’altro giovane in evidente ipotermia.
Hotspot di Lampedusa (ansa)
I sanitari lo hanno recuperato e portato in poliambulatorio. I medici hanno tentato in tutti i modi di salvarlo senza però riuscire a far ripartire il cuore. Il terzo migrante in grave ipotermia è stato curato nella struttura sanitaria, nel pomeriggio è stato dimesso e trasferito nell’hotspot di contrada Imbriacola. Nello sbarco dell’isola dei Conigli c’è una donna in buone condizioni di salute e non ci sono bambini. Agli agenti hanno detto di essere partiti alcuni giorni fa dalle spiagge della Libia. La barca è stata sequestrata e sulla morte dei due bengalesi la procura di Agrigento ha aperto un’indagine.