Oltre un centinaio di persone sta partecipando ad una manifestazione a Firenze, con un presidio e poi un corteo intorno al cantiere di via Mariti, dove esattamente un anno fa cinque lavoratori morirono per il crollo di una trave.
Ad organizzarla l‘Assemblea 16 febbraio nell’anniversario della tragedia. In apertura dell’iniziativa è stato tenuto un minuto di silenzio per le vittime, “uccisi dalla mancanza di sicurezza” è stato detto, e ne sono stati ricordati i nomi. Poi un lungo applauso da parte dei presenti.
Esposti anche due striscioni con scritto “Basta supermercati basta cemento” e ‘Le nostre vite valgono meno dei vostri profitti’, con la richiesta che l’area del cantiere diventi un giardino pubblico.
Molti manifestanti indossano infatti al collo una sorta di fazzoletto con scritto “facciamoci un parco”. Presenti rappresentanti dei sindacati di base Usb, Cub e Cobas,di Medicina democratica e dell’Assemblea 29 giugno legata alla strage di Viareggio. Presente, tra gli altri, anche Simona Mattolini, vedova di Luigi Coclite, una delle cinque vittime del crollo, che ha esortato i manifestanti: “Andate avanti, questa deve diventare un’area per tutti”.
La targa in ricordo delle 5 vittime
Questa mattina, domenica 16 febbraio, la commemorazione è stata aperta alla presenza della sindaca Funaro, con l’apposizione di una targa a ricordo dei lavoratori che hanno perso la vita, Luigi Coclite, Mohammed El Farhane, Taoufik Haidar, Bouzekri Rahimi, Mohamed Toukabri. Hanno partecipato per la Cgil Firenze i membri della segreteria Giancarla Casini ed Elena Aiazzi, mentre Mirko Lami ha rappresentato il dipartimento Sicurezza sul lavoro Cgil Toscana.
Giancarla Casini (segreteria Cgil Firenze) ha dichiarato: “Oggi abbiamo portato al vicinanza della città e della Cgil alle famiglie delle vittime, che non saranno dimenticate. Un anno dopo la strage sul lavori di via Mariti, sulla lotta alla sicurezza sul lavoro non è cambiato nulla, c’è ancora molto da fare, è arrivata la patente a punti ma non sta funzionando, si sta continuando a non voler fare leggi e norme a tutela della sicurezza sul lavoro, per questo la sicurezza sul lavoro è un tema al centro dei referendum che abbiamo promosso”.
Elena Aiazzi (segreteria Cgil Firenze) ha aggiunto: “La prassi degli appalti e subappalti, soprattutto se al massimo ribasso, spesso ricade sulla pelle di lavoratrici e lavoratrici. Il Testo sugli appalti dovrebbe essere reso più stringente, con più controlli, ma purtroppo il Governo tende ad allargare le norme”.
Il presidente della Regione Toscana ricorda il primo anniversario della tragedia
“Un anno dalla tragedia di via Mariti. Ricordiamo i cinque lavoratori che hanno perso la vita nel cantiere di Firenze. La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta, senza compromessi. La Regione Toscana continuerà a fare la sua parte per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti”. Così sui social Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.