Un esemplare di pesce remo si è arenato su una spiaggia del Messico ed il suo arrivo sarebbe secondo alcune credenze popolari, una premonizione di eventi infausti: si tratta di una creatura abissale che può raggiungere metri di lunghezza.
Il Regaleco o pesce remo è considerato brutto da vedere, raro da incontrare e difficile da fotografare. Come se non bastasse si è anche preso la nomea di essere profeta di sventura.
Dire che è bruttino è sciocco. Gli animali sono tutti capolavori dell’evoluzione. Il 99% degli esseri viventi apparsi sul pianeta sono scomparsi; chi “ce l’ha fatta”, già solo per questo, merita di uscire dalle categorie bello e brutto.
Il pesce remo è raro da vedere perché vive a profondità abissali non frequentate dagli umani. Io l’ho visto una sola volta nelle Filippine e sono riuscito a fotografarne solo un pezzetto in orizzontale. E anche se è il pesce più grande del mondo – perché può superare i 15 metri – quella foto l’ho buttata perché sembrava un pezzo di tenia. D’altronde, provate a fotografare una manichetta antincendio dei pompieri srotolata, non è facile.
La mitologia ha trasformato questa creatura bizzarra in un mostro.
Un animale in mare si sposta per il cibo, il sesso, la temperatura o le correnti. Le ultime due possono avere causato maremoti o tsunami, e da lì, forse, l’associazione mostro-disgrazia. Non lo sappiamo.
Sappiamo però che in passato quando l’uomo non capiva i fenomeni naturali, si affidava alla mitologia o alla religione.
Oggi può contare sulla scienza. È un grande passo avanti, anche se la mitologia ci ha fatto sognare.
Un esempio?
Immaginatevi di essere un marinaio che naviga nel Mediterraneo 3 mila anni fa e che nel silenzio assoluto: allora non c’erano motori, cellulari, radio o generatori, sente dei canti che vengono dalle profondità. Non sa darsi spiegazioni. Qualcuno si immagina un essere affascinante metà donna e metà creatura marina.
Le sirene di Omero nascono così, ma erano megattere: balene che cantano.
È bello conoscere, è bello fantasticare.
Alberto Luca Recchi (Alberto Luca Recchi)
* Alberto Luca Recchi è un esploratore del Mare. L’unico italiano ad avere fatto un libro fotografico per il National Geographic. Sue sono le prime spedizioni alla ricerca di squali e balene nel Mediterraneo. Ha scritto molti libri, di cui 5 con Piero Angela. Autore del podcast “Un mare di Storie di Alberto Luca Recchi”