Oggi, nell’aula del processo, era presente tutta la famiglia: Bruno Verzeni, il papà di Sharon, e la mamma, Maria Teresa Previtali con la figlia Melody. Non c’è Christopher, l’altro figlio. C’è anche Sergio Ruocco, il fidanzato col quale Sharon aveva in programma di sposarsi.
Accolta dai giudici la richiesta dell’avvocato Giacomo Maj, legale del giovane reo confesso dell’omicidio: una perizia psichiatrica sulla capacità di stare in giudizio e sulla capacità di intendere e di volere al momento del fatto del suo assistito, accolta dai giudici della corte d’assise di Bergamo.
Presente Moussa Sangare: capelli corti, barba e occhiali; quando è entrato nella gabbia trasparente blindata, si è seduto senza incrociare lo sguardo dei famigliari di Sharon che sono parsi impassibili, cercando di trattenere il loro dolore. Le uniche parole pronunciate: “Volevo solo dire che sono innocente”, hanno scatenato reazioni di sconcerto da parte dei familiari.