I satelliti del progetto europeo Iris 2 e la costellazione italiana allo studio sono al momento le uniche alternative ai satelliti Starlink della SpaceX utili ai fini della difesa, ma entrambe richiedono tempi lunghi. Inizialmente prevista nel 2027, Iris 2 è attesa non prima del 2030 e il progetto di fattibilità della costellazione italiana era stato annunciato per l’estate. Fra le alternative private ci sono invece la britannica Oneweb acquistata dalla francese Eutelsat, la lussemburghese Ses.
Iris 2
Proposta dalla commissione europea nel 2022 con un investimento stimato in circa 2,4 miliardi di euro, Iris 2 (infrastructure for resilience, interconnectivity and security by satellite) è la costellazione nata per garantire all’Europa una sua rete di satellitari per le connessioni internet pensata per garantire connessioni sicure ai governi, in particolare per la difesa e per la gestione delle emergenze e, anche se in modo ridotto rispetto alle reti puramente commerciali, per offrire servizi per aziende e privati.
Finanziata dal pubblico, con Unione Europea e Agenzia Spaziale Europea, e dal consorzio Spacerise, che riunisce un gruppo di aziende europee, la costellazione prevede che i satelliti siano posizionati sia nell’orbita bassa sia in quella media e interconnessi fra loro, in modo da consentire connessioni efficienti con un numero di satelliti decisamente inferiore rispetto a quello della costellazione Starlink.
La costellazione italiana
Un’altra possibile alternativa è la costellazione italiana, il cui studio di fattibilità è stato affidato in gennaio all’Agenzia Spaziale Italiana dal comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio (Comint). Si sta lavorando quindi a una costellazione nazionale per servizi di connettività a banda larga per l’orbita bassa. Lo studio di fattibilità dovrebbe essere pronto per l’estate.
Oneweb
Oneweb è la costellazione di satelliti per le comunicazioni nata in Gran Bretagna e acquistata dalla francese Eutelsat con l’obiettivo di dare vita a un importante concorrente europeo della Starlink. Al momento i numeri dei due progetti sono molto distanti, considerando che Oneweb ha circa 650 satelliti operativi nell’orbita bassa, contro i circa 8.000 della SpaceX.
Ses
Non ha numeri confrontabili a quelli degli Starlink nemmeno la lussemburghese Ses, il cui obiettivo è specializzarsi in servizi per governi e aziende. C’è anche la britannica Avanti Communications, specializzata nelle comunicazioni finanziarie e molto attiva nei paesi africani.
Fuori dall’Europa, la Cina punta sulla costellazione Gianfan da oltre 15.000 satelliti, i primi dei quali sono già attivi nell’orbita bassa.