Allarmato e preoccupato per “eventuali violenze”, Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, ha telefonato alla sua famiglia, appena saputa la notizia del trasferimento nelle sezioni con detenuti comuni, preoccupati anche i legali di fiducia del detenuto, che hanno chiesto la riassegnazione alla sezione protetta.
Le motivazioni degli avvocati di Turetta
“Richiesta motivata – scrivono gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera – dalla giovane età di Filippo, dalla gravità del reato che ha commesso, dalla risonanza mediatica della vicenda e dal generalizzato sentimento di orrore che il fatto ha suscitato nell’intera comunità nazionale. L’interesse mediatico, diffuso e morboso ha creato – dicono – un clima di violenza verbale e reale”. Ne sa qualcosa lo stesso avvocato Caruso, minacciato per aver garantito il diritto alla difesa di Turetta e tutt’ora sotto protezione.
“Rischio nuove ostilità con la pubblicazione delle motivazioni della condanna”
Con il deposito delle motivazioni, e forse il ricorso in appello di Turetta contro la sentenza di condanna, i legali temono nuove ondate di ostilità. I giudici della Corte d’Assise di Venezia avevano fissato il termine in 90 giorni.
Turetta in aula (RaiNews)
Termine prorogato di altri 40 giorni. Si andrà, ha confermato il presidente Stefano Manduzio, a metà aprile.
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Giulia Cecchettin, in una foto tratta da Instagram (Ansa/Instagram)