“La ricorrenza del 17 marzo sollecita l’impegno di ogni cittadino per rendere sempre più effettiva la realizzazione degli ideali di libertà e giustizia della Repubblica, affrontando le sfide per rendere concreta la pace in un contesto internazionale ove sono prevalse spinte aggressive, in Ucraina come in Medio Oriente”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio della sua dichiarazione in occasione del 164esimo anniversario della Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.
Il capo dello Stato ha deposto una corona d’alloro in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera all’Altare della Patria. Il Capo dello Stato ha poi osservato un un minuto di raccoglimento e ha ascoltato ‘Il silenzio’.
Ai piedi della scalinata del Vittoriano la premier Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
La Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della Bandiera, istituita nel 2012, si celebra nella data della proclamazione, avvenuta a Torino il 17 marzo del 1861, dell’Unità d’Italia. Sono passati 164 anni dall’unificazione della Patria.
Mattarella, costruire una società più coesa
“Il 17 marzo – ha aggiunto Mattarella – celebra la nascita dell’Italia e, con essa, l’unità conquistata a caro prezzo con il Risorgimento, insieme alla riappropriazione, con la lotta di Liberazione, della propria identità e unità dopo l’occupazione nazista e la rottura istituzionale operata con la nascita, nel Nord Italia, del regime della Repubblica Sociale. La Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera – rileva il capo dello Stato – richiama a ciascheduno i valori su cui si fonda la nostra comunità e le aspirazioni che la animano per la costruzione di una società sempre più coesa e inclusiva, che sappia guardare con fiducia al domani, nell’orizzonte europeo”.