L’Assemblea legislativa di Città del Messico ha approvato una proposta di legge che vieta le corride violente nella capitale.
Il provvedimento vieta l’uccisione dei tori e l’uso di oggetti taglienti che potrebbero ferire gli animali. Inoltre, stabilisce limiti di tempo per la permanenza dei tori nell’arena
Il testo è stato approvato con 61 voti a favore e un solo contrario.
La decisione di martedì ha scatenato reazioni contrastanti. Festa tra i sostenitori dei diritti degli animali come Jesus Sesma, deputato del Partito ecologista verde messicano e principale promotore dell’iniziativa “Corrida senza sangue”, celebra la vittoria che definisce “un punto di svolta nell’evoluzione degli esseri umani”.
Rabbia tra i toreri e gli amanti della tradizione: “Vengono calpestati i diritti di molte persone, è una vergogna” dice l’ex matador Jose Aquilino all’agenzia AFP mentre la torera Marbella Romero, deplora il divieto, sostenendo che il Messico “sarebbe morto senza le sue tradizioni” e che “migliaia di persone possono mangiare e vivere grazie alla corrida”.