Oggi le borse sono positive nonostante sull’applicazione dei dazi da parte degli Stati Uniti continui a esserci molta incertezza. In Europa l’indice Ftse Mib di Milano è in rialzo dello 0,90%, a quota 39.309 punti, dopo tre sedute con il segno meno.
Ad aiutare i listini oggi l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, che è salito soprattutto nella parte relativa alle aspettative future, da 85,6 a 87,7.
A Piazza Affari salgono soprattutto i titoli bancari, la migliore Unicredit, +2,58% dopo che due società di investimento hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo. Maggior ribasso per Pirelli, -1,83%, alla vigilia del consiglio di amministrazione sugli assetti del gruppo. Secondo il quotidiano la Stampa ci sarebbe uno scontro sul peso degli azionisti cinesi, peso che Washington non gradisce.
Rialzo anche per Wall Street: S&P500 +0,27%, Nasdaq +0,46%. Questo nonostante una nuova svolta sui dazi. Ieri il Wall Street Journal aveva parlato di una possibile esenzione per auto, farmaceutici, chip e materie prime. Ieri sera però Donald Trump ha detto che potrebbe annunciare nuove tariffe sulle auto già questa settimana. Così riporta la testata Politico.
Dopo l’annuncio di sanzioni secondarie da parte degli Usa per gli Stati che comprano petrolio dal Venezuela, sotto forma di dazi al 25%, il prezzo del Brent rimane stabile, a quota 72,5 dollari al barile, +0,18% rispetto a ieri.