Ponte Morandi, Donferri Mitelli in aula:”Non ho mai taroccato i dati”

Michele Donferri Mitelli lo ribadisce più volte in aula. Da responsabile delle manutenzioni di Aspi “Non ho mai taroccato i dati”, come invece sostiene l’accusa. E’ uno degli imputati principali a processo per il crollo del Ponte Morandi, secondo la tesi della procura “era di fatto l’esecutore materiale della filosofia dell’ex amministratore Castellucci mirata al risparmio sulle manutenzioni per garantire maggiori dividendi ai soci”. Una logica del risparmio che, secondo i pm, fu tra le cause del crollo che costò la vita a 43 persone. Donferri Mitelli aveva già deciso di farsi interrogare, ora le dichiarazioni spontanee per rispondere, dice, ai rilievi dei periti emersi dall’ultima integrazione chiesta dal Tribunale e per replicare all’ultima memoria depositata dalla procura. “i pm hanno lasciato indietro qualche pezzo”, dice Donferri, “io nel 95 ho lasciato invece un sistema di monitoraggio attivo”. Prima di lui ha parlato in mattinata l’ex direttore generale di Aspi Riccardo Mollo, che ha risposto a distanza a quanto aveva dichiarato in aula a maggio 2023 Gianni Mion, ex ad della holding dei Benetton Edizione. “Lui sostiene che abbia detto che ci autocertificavamo la sicurezza del ponte”, contrattacca Mollo, “ma non è assolutamente vero”. Nel pomeriggio altre dichiarazioni spontanee, dunque senza contradditorio, di un altro imputato, Roberto Ferrazza, ex provveditore alle opere pubbliche. “Questa tragedia ha segnato chiaramente di più i familiari delle vittime – ha detto – ma ha avuto strascico significativo in tutti”. Poi ha ripercorso compiti e responsabilità del comitato tecnico amministrativo del provveditorato, che aveva il compito di dare un parere sul progetto di consolidamento delle pile nove e dieci del Morandi. “Il nostro ruolo – ha rimarcato – lo abbiamo svolto con lealtà, disciplina e competenza tecnica”. Domani a parlare per la prima volta in aula sarà l’ex numero uno di Autostrade, Giovanni Castellucci. Sei ore di dichiarazioni, Il collegio presieduto da Paolo Lepri ha negato il consenso alle riprese, preso atto del parere negativo dei legali dell’ex ad di Aspi e della procura.