Sarà quasi esclusivamente tecnica l’indagine della Procura di Torre Annunziata sull’incidente della funivia del Faito, che ha provocato 4 morti e un ferito in gravi condizioni, avvenuto il 17 aprile. È stato costituito un pool di magistrati, individuati i periti che li affiancheranno negli accertamenti su manutenzione e controlli.
Sono da approfondire gli aspetti che riguardano il funzionamento dei freni e il cavo di trazione, la cui rottura ha provocato la tragedia. Intanto sono stati acquisiti i video dei sistemi di videosorveglianza dell’impianto, uno dei quali ha ripreso la fase iniziale del disastro. A breve saranno disposte le autopsie che potrebbero vedere l’iscrizione dei primi indagati del fascicolo aperto per i reati di disastro colposo, omicidio plurimo colposo e lesioni colpose. Faro su presidente dell’ente di gestione e direttore d’esercizio.
Le indagini, al centro i controlli sulla funzionalità e il forte vento
La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Le indagini sono state affidate alla Polizia di Stato e sul luogo della sciagura si è recato il procuratore capo Nunzio Fragliasso accompagnato dal procuratore aggiunto Giovanni Cilenti e dal sostituto procuratore Giuliano Schioppi.
Ci sono i controlli sulla funzionalità della funivia e il forte vento di questi giorni tra gli elementi sui quali le indagini dovranno fare chiarezza per capire le cause. Nei giorni scorsi le corse della funivia erano state bloccate per il maltempo. Ieri c’era vento.
“Si ritiene – spiega il presidente Eav, Umberto De Gregorio – che non ci sia alcuna connessione tra il cattivo tempo e il crollo della cabina. Non lo dico io, lo dicono i tecnici. C’è un sistema automatico. Quando il vento supera un certo livello, la funivia si blocca automaticamente”.
La riapertura era avvenuta da una settimana dopo “tre mesi di prove tutti i giorni, giorno e notte, con le condizioni, con tutte le radiografie che si fanno alle funi a opera del direttore di esercizio che è un giovane ingegnere validissimo”. Per De Gregorio la tragedia è “qualcosa di inspiegabile”.
Il guasto e i passeggeri messi in salvo e la caduta fatale della cabina a monte
La funivia collega Castellammare di Stabia, cittadina vesuviana sul golfo di Napoli, con la vetta del monte Faito, funziona da collegamento di linea pubblica sia come attrazione turistica che nel 2024 è stata scelta da 113mila utenti. Il 17 aprile si verifica un guasto poco dopo le 15: un cavo della funivia si rompe e il sistema di sicurezza blocca le cabine. I passeggeri della cabina a valle sono tratti in salvo, mentre si perdono i contatti con la cabina a valle. La cabina a valle precipita: 4 le vittime e un ferito grave.