Due ormai ex ragazzi della “comitiva”, così definita in un verbale di quasi 18 anni fa, che frequentavano casa Poggi a Garlasco, amici storici del fratello di Chiara, Marco, e quindi pure di Andrea Sempio, il nuovo indagato nell’inchiesta riaperta sul delitto della 26enne. E una delle gemelle Cappa, poco più che ventenni all’epoca, cugine della vittima e su cui si addensò qualche ombra, subito scartata dalle indagini, ma soprattutto diventate famose, nel circo mediatico che si creò, per un fotomontaggio.
Caso Garlasco, perquisizioni a Voghera (Tgr Lombardia)

Caso Garlasco, perquisizioni a Voghera (Tgr Lombardia)

Il canale (Ansa)
Il blitz dei Carabinieri di Milano
Sono nomi che già si trovavano negli atti delle vecchie indagini e che ora tornano a galla – tutti non indagati, a quanto risulta – con il blitz di ieri dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, coordinati dalla Procura di Pavia.
Anche al 36enne Mattia Capra e al 37enne Roberto Freddi, infatti, sono stati portati via per le analisi – con perquisizioni “presso terzi” ossia nei confronti di persone non iscritte nel registro degli indagati – telefoni, dispositivi informatici e documenti. “Altri amici in comune si portavano con la bicicletta presso l’abitazione dei Poggi e precisamente Andrea Sempio, Mattia Capra e Roberto Freddi”.
La “comitiva” di ragazzi
“Era questa la nostra comitiva”, aveva messo a verbale nel 2008 un altro ragazzo, che poi divenne frate. Roberto e Mattia vennero ascoltati nell’ottobre di 17 anni fa: poco più che 18enni andavano, soprattutto nel fine settimana, nella villetta di via Pascoli per giocare al computer con Marco Poggi e Sempio nella stanza di Chiara. Lei la conoscevano ma non la frequentavano, perché era più grande.
Come risulta dagli atti di quel periodo, Freddi arrivava con una bici da donna della madre, mentre Mattia, che giocava con Marco nel Garlasco calcio, con una mountain bike. I due avevano spiegato agli inquirenti che erano rimasti a Garlasco la mattina dell’omicidio, anche poco prima delle 10. Circostanza che sarebbe esclusa da accertamenti sulle celle telefoniche. Pare, dunque, che la Procura voglia capire se i due possano custodire elementi utili per puntellare indizi a carico dell’amico 37enne.
La telefonata del 2007 di Sempio
Alle 9.58 del 13 agosto 2007 Sempio, come si legge negli atti che nel 2017 portarono all’archiviazione, chiamò Mattia Capra. Telefonata di un secondo perché probabilmente l’amico non rispose. Poi Sempio si sarebbe spostato con la macchina, stando alla sua versione che non convince i pm, verso Vigevano per andare in una libreria. Rientrato a Garlasco “fu contattato dagli amici”. E Capra gli mandò un messaggio alle 11.10. Sui due, tra l’altro, sono già state fatte acquisizioni di materiale biologico per comparazioni nella nuova consulenza sul Dna di Sempio, utili pure per le attività dell’incidente probatorio.
Vecchie testimonianze che citavano Stefania Cappa
Il nome di Stefania Cappa, invece, salterebbe di nuovo fuori in un paio di nuove e vecchie testimonianze, che l’avrebbero collocata (un verbale fu ritrattato all’epoca) in bici e con un oggetto pesante in mano non lontano dalla villetta dei Poggi, ma anche nei pressi di quel canale vicino a casa della nonna delle gemelle a Tromello, dove oggi si è cercata la presunta arma del delitto. Lei, ora avvocata come il padre, e Paola, food blogger che vive all’estero, entrambe non indagate e figlie di una sorella del padre di Chiara, erano finite sotto i riflettori per una foto ‘fake’ da loro portata davanti casa Poggi e che le immortalava con la vittima. Sembra che, invece, non ci fosse una grande frequentazione tra le gemelle e Chiara e che Stefania Cappa solo nelle ultime settimane si fosse avvicinata di più alla cugina.
Mise a verbale di aver passato quella mattina in casa a studiare. E nel 2009 la difesa di Stasi tentò pure di colpire l’alibi delle gemelle, legato alle testimonianze dei genitori, ma senza successo. Denunce e annunci di querele poi piano piano loro, come altri protagonisti del giallo, tornarono nell’anonimato. Fino ad oggi.