Grande attesa per l’intervento questo pomeriggio del presidente della Fed Jerome Powell, per capire quali potrebbero essere i tempi per un taglio dei tassi d’interesse, dopo i buoni dati sull’inflazione americana usciti pochi giorni fa. Finora il numero uno della banca centrale ha mantenuto fermo il costo del denaro, resistendo alle pressioni e anche alle minacce di licenziamento di Trump.
Nel frattempo i mercati restano nervosi.
Le borse europee hanno aperto in rosso. Milano – che ieri ha chiuso oltre 40.300 punti base, ai massimi dal 2007 – cede lo 0,5%, in linea con Londra, Francoforte e Parigi.
In territorio negativo anche le borse asiatiche, in attesa di nuovi accordi commerciali anti-dazi e in attesa dei conti trimestrali di colossi tecnologici come il gigante dell’e-commerce Alibaba.
Tokyo ha chiuso cedendo lo 0,88%, Hong Kong un punto percentuale.
Scende del 2% il prezzo del petrolio dopo l’aumento a sorpresa delle scorte di greggio negli Stati Uniti. Il Wti è scambiato sotto i 62 dollari al barile, il Brent europeo a 64 dollari e mezzo.