Il 4 febbraio 2025, la Svezia è stata scossa dalla peggiore sparatoria di massa della sua storia: un uomo armato ha aperto il fuoco al Campus Risbergska, un centro di istruzione per adulti a Örebro, uccidendo dieci persone, tra studenti e insegnanti, e ferendone altre sei, per poi togliersi la vita.
Oggi, nel corso di una conferenza stampa, la polizia svedese ha presentato una ricostruzione degli eventi di quel tragico giorno, diffondendo le immagini riprese dalle telecamere indossate dagli agenti intervenuti sul posto.
Secondo gli investigatori, non ci sarebbero motivi politici, ideologici o di natura terroristica dietro al gesto dell’attentatore, il trentacinquenne Rickard Andersson, ex studente dell’istituto dove aveva studiato per due anni matematica.
Una delle rivelazioni più significative dell’inchiesta è che l’autore, che non avrebbe avuto complici, aveva premeditato da tempo l’attacco. Andersson aveva un regolare porto d’armi, ottenuto diversi anni prima.
In risposta alla tragedia, il governo svedese ha annunciato l’intenzione di inasprire le leggi sul controllo delle armi, proponendo restrizioni sull’accesso alle armi semiautomatiche come l’AR-15 e rafforzando i criteri di idoneità per il rilascio delle licenze, inclusa la valutazione delle condizioni mediche dei richiedenti.