I magistrati e i carabinieri che si occupano delle nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi hanno riferito nelle loro comunicazioni ai media di avere sfruttato tecnologie che non esistevano 18 anni fa per riaprire il caso che sembrava chiuso dopo la condanna definitiva di Alberto Stasi.
Laboratorio (Getty)
08/11/2024
Il procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, ha fatto riferimento alle “nuove potenzialita’ tecniche a disposizione, sia hardware, sia software” utilizzate per arrivare alla conclusione che l’impronta classificata come numero 33 e’ di Andrea Sempio. Interpellata dall’agenzia di stampa AGI, Marilena Cipollaro, medico e docente in pensione dell’ateneo Vanvitelli di Napoli, autrice di preziosi studi sul dna antico degli scheletri trovati negli scavi di Pompei ed Ercolano e collaboratrice per alcuni cold case con il Ris di Parma, spiega come le nuove tecniche possano riaprire scenari investigativi anche molto lontani nel tempo con la premessa che nello studio del dna non e’ cambiato molto rispetto all’epoca del crimine di Garlasco.
Dna: la PCR (Polynmerase Chain Reaction)
“La piu’ importante tecnologia a disposizione, ora come allora, e’ la PCR (Polynmerase Chain Reaction), inventata da un ricercatore californiano, che permette di replicare ripetutamente una molecola di dna. Era ga’ disponibile nel 1984 ed e’ rimasta la tecnica ‘cavallo di battaglia’. Quello che ovviamente all’epoca non c’era sono gli enormi database ora a disposizione’“, premette.

DNA sequencing (Getty)

DNA (Getty)
Le nuove tecniche di biologia molecolare
I pubblici ministeri pavesi stanno cercando di capire se sia possibile trovare del materiale biologico sull’impronta da loro ritenuta quella dell’assassino perche’ vicina a dove e’ stato trovato il cadavere di Chiara Poggi. “Anche se esistono tecniche piu’ avanzate nell’ambito della biologia molecolare, sara’ molto difficile che venga trovato del materiale biologico su uno scenario di 18 anni fa.
Il materiale biologico e’ molto piu’ labile”, evidenzia la studiosa. Sulla ‘decifrazione’ delle impronte, invece, le nuove scoperte hanno permesso passi da gigante.

Chiara Poggi (Tg2)

Chiara Poggi (Rai2)
Andrea Sempio e lo studio delle impronte
Nella consulenza che attribuisce l’impronta a Sempio, i pm hanno reso noto che sono stati utilizzati un inchiostro e uno scanner ottico per ottenere nuovi elementi di riscontro dalle fotografie delle impronte scattate dopo l’omicidio. “La tecnica dell’inchiostro esisteva anche 18 anni fa, mentre lo scanner ottico non c’era ed e’ di grande utilita’ – esplicita Cipollaro – gli esperti ora hanno a disposizione strumenti di rilevazione e software che danno la possibilita’ di svolgere analisi piu’ precise anche su impronte molto labili.

Alberto Stasi, Chiara Poggi, Andrea Sempio (Ansa)
“E per le impronte digitali ci sono database pazzeschi che aiutano a risalire all’identita’ di chi le ha lasciate con maggiore precisione e probabilita’”.
E sono quelli, assieme a tutto il resto, che hanno permesso di riaprire il caso, dopo 18 anni.

Chiara Poggi (Chi l’ha visto, Rai3)
21/03/2025