Il suo fegato era praticamente”esploso” dopo un grave incidente sul lavoro. Un agricoltore di 55 anni della provincia di Cuneo è stato salvato a Torino con un trapianto eseguito eseguito alla Città della Salute e della Scienza di Torino – ospedale Molinette.
Quattro volte in sala operatoria, poi il trapianto
L’uomo stava lavorando nel silos della sua azienda agricola, quando è rimasto vittima di un infortunio che ha provocato lo schiacciamento della parte superiore destra dell’addome contro il braccio di una pala agricola. Trasportato in codice rosso all’ospedale di Cuneo, è stato immediatamente operato per una gravissima emorragia dovuta ad una lacerazione traumatica del fegato, ‘impacchettando‘ l’organo per contenere la perdita di sangue.
Il paziente, stabilizzato, è tornato due volte in sala operatoria. Undici giorni dopo il trauma iniziale il fegato ha però ricominciato a sanguinare. Dopo il quarto intervento, e fermata di nuovo l’emorragia, gran parte del fegato era però ormai perduta, e il paziente stava precipitando in insufficienza epatica acuta.
I chirurghi e i rianimatori di Cuneo hanno quindi lanciato l’allarme al Centro Trapianto di Fegato di Torino. Trasferito alle Molinette, è stato inserito in lista d’attesa in super-urgenza nazionale, poche ore dopo il Centro nazionale Trapianti di Roma ha segnalato al Centro regionale Trapianti del Piemonte la disponibilità del fegato di un donatore compatibile in un’altra regione italiana.
Dopo sole 18 ore dall’immissione in lista, il paziente è entrato nella sala operatoria. Il direttore del Centro trapianto di Fegato Renato Romagnoli e la sua equipe hanno rimosso il fegato danneggiato e, dopo sole due ore senza fegato, il sangue ha iniziato a circolare nel nuovo organo donato, riaccendendo la speranza di vita del paziente. Con la prima operazione è stato sostituito il fegato. Dopo altri tre interventi, necessari per arrivare al termine della terapia chirurgica, e a tre settimane dal trapianto il paziente si trova in piena ripresa.