Dalla Sicilia, al Lazio, attraverso la rete che ha permesso ad 44enne della provincia di Viterbo, ad intrattenere conversazioni sulla piattaforma Snapchat, con bambine e minorenni: fino alla denuncia dei genitori di una bimba a Catania.
L’uomo è stato arrestato dalla polizia postale, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura distrettuale etnea, con l’accusa di adescamento di minorenni e per produzione e detenzione di materiale pedopornografico. Le indagini del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale di Catania sono state avviate dopo le denunce di due coppie di genitori, residenti nel capoluogo etneo, le cui figlie, di 9 e 10 anni, erano state contattate su una chat da uno sconosciuto che era riuscito a coinvolgerle in argomenti di natura sessuale inviando loro foto, video dal contenuto sessualmente esplicito e istigandole a effettuare videochiamate e video e foto di natura sessuale. A sostegno del loro esposto i genitori hanno consegnato alla polizia postale gli smartphone delle bambine.
Pedopornografia (Reuters)

Pedopornografia: 1 milione di file di bimbi, arrestato da Polizia (ANSA)
La denuncia dei genitori a Catania
La Procura distrettuale di Catania ha emesso un decreto di perquisizione personale e informatica nei confronti dell’indagato. Su dispositivi in uso al 44enne la polizia postale ha trovato conferme al contenuto delle denunce.

Caps Lock Day (Pixabay)
Conversazioni in chat con decine di altri utenti
Successivi accertamenti hanno fatto anche emergere che l’uomo aveva intrattenuto conversazioni in chat con almeno una decina di altri utenti verosimilmente minorenni e che deteneva materiale pedopornografico da lui prodotto. Il giudice per le indagini preliminari di Catania, su richiesta della Procura distrettuale, ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita nel Viterbese in collaborazione con la polizia postale della città del Lazio.
Sono in corso indagini per accertare eventuali altri minorenni vittime di adescamento.