Il lavoro negli Stati Uniti sorprende in positivo e cambia ancora la narrazione sulla salute dell’economia americana. A giugno, secondo i dati ufficiali, le buste paga non agricole sono aumentate di 147.000 unità, in lieve crescita rispetto a maggio e ben oltre i 110mila attesi. Solo ieri le stime della società privata Adp avevano invece previsto un calo di 33mila posti di lavoro. E a Wall Street dopo il dato l’indice S&P500 tocca il nuovo record, +0,70%, a metà strada tra il Dow Jones Industrial (+0,66%) e il Nasdaq dei tecnologici (+0,88%). Le probabilità che il prossimo mese la Fed lasci i tassi invariati è passata in un giorno dal 76% al 93%, a causa della forza del lavoro. Di riflesso, si sono alzati i rendimenti dei titoli di Stato: +5 punti base per il Treasury decennale, al 4,35%. In scia a New York tornano positivi anche gli indici europei. A Milano +0,25% per il Ftse Mib, che torna a sfiorare i 40mila punti (39.880); nel resto d’Europa +0,4% per Londra, +0,6% per Francoforte. A Piazza Affari come ieri anche oggi la migliore è Stmicroelectronics +1,55% dopo la distensione tra Stati Uniti e Cina sull’export dei chip. Tra le banche Mps +0,84% all’indomani del via libero della Consob e dell’Antitrust all’ops su Mediobanca, che oggi segna +0,32%. I miglior titolo è Telecom Italia, +2%, il maggiore ribasso è per A2A, -1,27%.
A Wall Street S&P 500 da record dopo il dato sul lavoro Usa molto superiore alle attese
Di Sala Notizie2 min di lettura
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