Francis Kaufmann, indagato per duplice omicidio, della figlia di 11 mesi e della madre della piccola, trovate morta a Villa Pamphili, estradato oggi in Italia dalla Grecia, è atterrato a Roma, all’aeroporto di Ciampino. L’uomo è scortato da personale della Polizia di Stato, della Squadra mobile della capitale e dello Scip, Servizio internazionale per la cooperazione di polizia, verrà condotto nella sezione maschile del carcere di Rebibbia.
Cosa succede ora
Al 46enne americano, al suo arrivo all’aeroporto di Ciampino, viene notificata l’ordinanza di arresto ed entro 5 giorni il gip fisserà l’interrogatorio di garanzia. Per accertare la paternità della bambina uccisa, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Roma, Giuseppe Cascini, e dal pm, Antonio Verdi, verrà prelevato il suo Dna
Si attendono intanto i risultati degli esami istologici sul corpo di Anastasia disposti dalla procura in seguito all’autopsia eseguita per chiarire le cause del decesso. Fra le ipotesi quella che la donna, nata a Omsk, in Siberia, sia stata soffocata.
I genitori di Anastasia, intervenuti a “Chi l’ha visto?”
“Nostra figlia era laureata e aveva un ottimo lavoro a Mosca”. Così i genitori di Anastasia durante lo Speciale di “Chi l’ha visto?” dedicato al delitto di Villa Pamphili. “Poi in vacanza a Malta – racconta la mamma della ragazza trovata morta con sua figlia – si è innamorata di Rexal: e non avevamo capito che era un mostro“.
Dopo l’intervista alla mamma di Anastasia Trofimova della scorsa settimana, i genitori della giovane erano arrivati a Roma per vedere i luoghi dove sono state abbandonate la figlia Anastasia e la nipotina Andromeda. “Siamo sconvolti. Non avremmo mai immaginato che quell’uomo potesse fare una cosa del genere”. Così hanno dichiarato, tra le lacrime, i genitori di Anastasia, agli investigatori che li hanno ascoltati all’aeroporto di Fiumicino, dopo il loro arrivo a Roma il 4 luglio scorso.
Il riconoscimento di Anastasia e la storia della coppia
Tramite una telespettatrice la trasmissione di Rai3 è riuscita a contattare la donna in Russia, che ha detto: “È mia figlia“, e ha mostrato immagini compatibili con quelle circolate nei giorni delle indagini, come i tatuaggi o i piedi della 28enne uccisa. Anastasia era andata a studiare inglese a Malta, dove aveva conosciuto Rexal Ford. La madre l’ha sentita l’ultima volta in videochiamata il 27 maggio. C’era anche l’uomo, che le assicurava di essere una brava persona e di voler mettere su famiglia.
In base a quanto accertato dagli inquirenti, coordinati dall’aggiunto Cascini, Francis Kaufmann alias Rexal Ford sarebbe arrivato a Malta circa un anno e mezzo prima di lei e si sarebbero conosciuti nel settembre del 2023 sull’isola. Con una mail del 2 giugno scorso, la ragazza diceva alla madre di avere dei problemi con il compagno, ma che stavano cercando di risolverli. Mentre in una conversazione con un suo amico, Rexal Ford diceva di essere stato lasciato e che la ex “non fosse più interessata ad essere madre”.
Le rivelazioni dell’analisi forense: Kaufmann arrivato a Skiathos chiede del denaro a un amico in USA
Appena sbarcato sull’isola greca di Skiathos, Kaufmann avrebbe chiesto in prestito del denaro a un amico negli Stati Uniti. A rivelarlo, secondo quanto appreso dall’agenzia stampa LaPresse, è stata l’analisi forense delle sue conversazioni su WhatsApp, attualmente al vaglio della procura di Roma. Kaufmann, figura enigmatica del mondo cinematografico internazionale, avrebbe richiesto che il denaro gli venisse inviato attraverso il circuito Western Union, modalità che solleva interrogativi sulla sua reale situazione finanziaria.
Il particolare potrebbe gettare nuova luce sulla vicenda del finanziamento pubblico concesso dal Ministero della Cultura (Mic) per il film Stelle della Notte. Il contributo, erogato sotto forma di tax credit a una società di produzione con sede nel quartiere Parioli di Roma, sembrerebbe infatti non essere mai arrivato nelle mani di Kaufmann.