Giallo a Bagheria, in provincia di Palermo. Il corpo senza vita di una ragazza di 20 anni, Simona Cinà, studentessa e giocatrice di pallavolo, è stato trovato nella notte in una piscina di una villa del comune alle porte di Palermo, dove si stava svolgendo una festa privata.
Da una prima ricostruzione sembra che la giovane sia finita in acqua e per motivi da accertare sia annegata ma la dinamica dell’accaduto è ancora tutta da stabilire. Ad avvertire il 118 sarebbero stati alcuni partecipanti alla festa. I tentativi di rianimarla da parte del personale medico e sanitario intervenuto sul posto sono stati vani.
Simona Cinà (Facebook)
E’ stato disposto il sequestro della salma e sarà eseguita l’autopsia.
“Simona Cinà era una ragazza solare – afferma Paolo Di Maggio presidente Acds Capacense Volley – amava la pallavolo. Ha giocato nella nostra società fino allo scorso anno. Per lei la pallavolo era tutto. Ha insegnato anche a tanti bambini. Siamo distrutti per la notizia”.
“Si è fermata lo scorso anno perché doveva fare un anno di Erasmus in Spagna andando anche a trovare il fratello – aggiunge il presidente – la ricordiamo con tanto affetto. Era una giovane assennata che amava lo sport e si impegnava molto. Partecipava anche a diversi tornei di beach volley in estate. Una grande perdita”.
L’ultimo post alla festa con gli amici
L’ultimo post all’una di notte. La ragazza si diverte a riprendere gli amici. “Sono già ubriaco”, dice uno di loro scherzando qualche ora prima mentre si dirigono in auto verso quella festa. Proprio lì dove, qualche ora dopo, Simona morirà in una piscina piena di gente.
Il legale della vittima: “Tanti punti oscuri”
“Ci sono troppe cose che non tornano. Nessuno per molto tempo si è accorto che Simona era in acqua morta. Eppure la piscina è piccola e la villa era piena di giovani. Poi la ragazza aveva la faccia in su. Se fosse caduta in acqua non l’avrebbero trovata in quella posizione. E anche ammettendo che si sia sentita male mentre era in piscina, come mai nessuno ha visto il cadavere?” Per l’avvocato Gabriele Giambrone, legale della famiglia di Simona Cinà, la pallavolista trovata morta nella piscina di una villa a Bagheria la scorsa notte, sono tanti i punti da chiarire sulla tragedia. Il penalista ha chiesto una autopsia urgente.