Complice il gran caldo e le temperature elevate la montagna sta vivendo un momento d’oro questa estate, un record di presenze che si era visto in parte già dall’anno scorso, anche se i turisti vanno soprattutto nelle località alpine più note, in particolare sulle Dolomiti, dal lago di Braies alle Tre Cime di Lavaredo. Tuttavia, senza nulla togliere a questi bellissimi posti, sono ancora molte le vette e le vallate tutte da scoprire su tutto l’arco alpino dal Trentino Alto Adige al Friuli Venezia Giulia passando per Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte. E’ quasi overtourism.
Vacanze sulle Dolomiti (Getty)
La conferma arriva dalla Federalberghi, l’associazione degli albergatori di Confcommercio.
I numeri: in Trentino, 10 milioni di presenze
In Trentino “puntiamo a confermare i dati dell’estate scorsa, anno record per presenze e ricavi, quando sono state raggiunte oltre 10 milioni di presenze ovvero pernottamenti (1.085.130) con oltre 6,4 mln negli alberghi e oltre 3,6 mln nelle strutture extralberghiere (campeggi e B&B)”. Ad affermarlo è Gianni Battaiola, presidente di Federalberghi Trentino e presidente di Trentino Marketing, dati Istat alla mano, intervistato dall’Adnkronos. Il turismo trentino “da Canazei a Madonna di Campiglio, dalla Val di Sole alla Val di Fiemme ad Andalo è quasi prettamente italiano, ma vediamo una riduzione delle spese dell’ospite, soprattutto per quanto riguarda gli extra e una riduzione del periodo di vacanza, non ultimo un atteggiamento di ‘meteoropatia’ che influisce: i turisti aspettano di vedere le previsioni e poi prenotano”.
Quanto a Ferragosto, ormai alle porte, Battaiola auspica si possa giungere al sold out.
“Per la settimana di Ferragosto non sì è ancora registrato il tutto esaurito, però mancano ancora dei giorni e crediamo ci si possa arrivare”.
Sovraffollamento nelle località più gettonate
Battaiola conferma il fenomeno del sovraffollamento nelle località più gettonate, soprattutto in questo periodo, come ad esempio sul Passo Sella, a Canazei. “Non mi piace il termine ‘overtourism’ piuttosto preferisco la parola ‘bad management’, ovvero cattiva organizzazione dei flussi” però si precipita a precisare “non sono per le chiusure, sia chiaro, sono un albergatore di professione che apre le braccia quando vede un ospite” ma aggiunge Battaiola “io credo che con i sistemi che abbiamo a disposizione ci sia la possibilità di ricevere informazioni su quello che avviene in un determinato territorio adoperando magari anche l’intelligenza artificiale”.
Come Trentino Marketing “abbiamo smesso di fare promozione nei periodi canonici, noi invitiamo i nostri ospiti a venire nelle belle stagioni, in primavera e in autunno”. Alla luce di tutto questo, Battaiola vede che quest’anno settembre e i primi di ottobre stanno “prendendo corpo” grazie anche a iniziative quali mantenere i rifugi aperti, attività esperienziali, la possibilità di scoprire i segreti della gastronomia, della viticoltura, delle mele e c’è una richiesta anche internazionale che sta decollando”.
Dal 1 novembre al 30 ottobre 2024: “Raggiunte 35 milioni di presenze”
Le montagne dell’Alto Adige, in particolare le Dolomiti, quest’anno “vanno alla grande, dopo una leggera perdita di presenze a luglio a causa anche del maltempo però non c’è da lamentarsi perché quello che abbiamo avuto in più nel mese di giugno lo abbiamo perso un po’ a luglio, chiaramente la situazione varia da destinazione a destinazione” afferma Manfred Pinzger, presidente di Federalberghi Alto Adige intervistato dall’Adnkronos. “Se riusciamo a mantenere le cifre dell’anno scorso, anno record, sarà un buon risultato: dal 1 novembre al 30 ottobre (l’anno turistico) abbiamo raggiunto 35 milioni di presenze” dichiara soddisfatto.