I superstiti del naufragio avvenuto mercoledì al largo di Lampedusa sono stati portati all’hotspot di Contrada Imbriacola. Le parole del direttore del centro, gestito dalla Croce Rossa Italiana, Imad Dalil.
“Dei 58 superstiti accolti ieri in hotspot 21 sono minori, hanno trascorso tutti una notte tranquilla e godono di buone condizioni generali di salute. Due dei sessanta, come è noto, sono stati condotti in elisoccorso in un ospedale siciliano”. Così il direttore dell’ hotspot parlando delle condizioni di salute dei naufraghi che si trovano nel centro di accoglienza. Il bilancio del doppio naufragio non è ancora definitivo, ma è già tragico: 27 morti, tra cui una bambina di un anno e tre adolescenti, e diverse decine di dispersi. Due imbarcazioni cariche di migranti si sono capovolte in mare aperto, a 14 miglia da Lampedusa, in area Sar italiana: l’ennesimo dramma che riporta alla ribalta della cronaca i viaggi della speranza. I superstiti al momento sono 60. Sui due barconi, secondo i racconti di chi ce l’ha fatta, ci sarebbero stati tra i 90 e i 100 profughi. All’appello mancherebbero dunque tra le 20 e le 40 persone.