Aveva viaggiato da Napoli sino a Forio d’Ischia con la pistola nascosta nei suoi effetti personali, Antonio Luongo, 70 anni di Pomigliano d’Arco. Sapeva dove rintracciare l’ex moglie, di nazionalità ucraina, in vacanza insieme ai suoi genitori e al suo nuovo compagno. Li ha individuati nel tardo pomeriggio in via Provinciale Panza, davanti a un hotel e lì ha fatto fuoco.
Ha colpito prima Nunzio Russo Spena, 48 anni – anch’egli di Pomigliano d’Arco – e poi Zinoviya Knihnitska, di 63, uccidendoli sul posto. Quindi ha rincorso la sua ex, Lyudmyla Velykgolova, 42 anni che ha provato a rifugiarsi nell’abitazione presa in affitto con la sua famiglia lì vicino. È riuscita a rientrare in casa grazie all’aiuto del padre, ma è stata gravemente ferita da 6 colpi di pistola.
A quel punto Luongo ha rivolto l’arma verso sé stesso e ha sparato. È morto poco dopo al Rizzoli di Lacco Ameno. Sulle cause e la dinamica della tragedia indagano i carabinieri della compagnia di Ischia, coadiuvati dal nucleo investigazioni scientifiche. La 42enne, interprete nelle scuole di Napoli, è ricoverata nel nosocomio isolano, intubata e in condizioni critiche ed è stata sottoposta a una delicata operazione salvavita.
Un pomeriggio di sangue che ha sconvolto la comunità di Forio, il cui sindaco ha deciso di proclamare una giornata di lutto.