Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, intervenendo al simposio delle banche centrali a Jackson Hole in Wyoming, ha aperto a possibili tagli dei tassi di interesse, sottolineando l’elevato livello di incertezza che sta rendendo difficile il lavoro della Banca Centrale americana. Pur sottolineando che il mercato del lavoro rimane in buona salute e che l’economia ha mostrato “resilienza”, ha affermato che i rischi di ribasso stanno aumentando. Allo stesso tempo, ha affermato che i dazi stanno causando il rischio che l’inflazione possa nuovamente aumentare, uno scenario di stagflazione che la Fed deve evitare. Con il tasso di interesse di riferimento della Fed inferiore di un intero punto percentuale rispetto a quello registrato da Powell nel suo discorso di apertura un anno fa, e con il tasso di disoccupazione ancora basso, le condizioni consentono di “procedere con cautela nel valutare eventuali modifiche alla nostra posizione politica”.
Powell ha detto che i rischi economici in evoluzione hanno acuito la necessità di un taglio dei tassi da parte della Fed. “La politica in territorio restrittivo, le prospettive di base e il cambio nella bilancia dei rischi potrebbero giustificare un adeguamento della nostra posizione”, ha spiegato Powell.
Powell ha sottolineato l’importanza dell’indipendenza della Fed, sottolineando che “i membri del FOMC (Federal Open Market Committee, ndr.) prenderanno queste decisioni basandosi esclusivamente sulla loro valutazione dei dati e delle relative implicazioni per le prospettive economiche e l’equilibrio dei rischi. Non ci discosteremo mai da questo approccio”.
“Gli effetti dei dazi sui prezzi al consumo sono ora chiaramente visibili. Prevediamo che tali effetti si accumuleranno nei prossimi mesi, con un’elevata incertezza circa i tempi e gli importi”, ha detto inoltre il presidente della Federal Reserve.
Immediate le reazioni di Wall Street all’annuncio: accelerazione al rialzo e rendimenti bond in calo dopo la cauta apertura. Secondo Powell i rischi per il mercato del lavoro sono in aumento, anche se rimangono i timori legati all’inflazione. Il Dow Jones ha guadagnato quasi un punto percentuale rispetto all’apertura e fa segnare un rialzo dell’1,6%, lo Standard & Poors 500 dell’1,24%, il Nasdaq dell’1,3%.In rialzo anche le Borse europee con Piazza Affari fra le migliori in rialzo dell’1,1%.