La nave umanitaria della ong Mediterranea Saving Humans in navigazione dalle isole Egadi è approdata al porto di Trapani, contravvenendo all’indicazione ricevuta dalle autorità marittime italiane. Il ministero dell’Interno aveva assegnato lo sbarco al porto di Genova.
A bordo dieci migranti che erano stati salvati la notte del 21 agosto nel Mediterraneo centrale, mentre rischiavano di annegare. Secondo quanto denunciato dagli attivisti “le persone erano state gettate in mare da un gommone di tipo militare sotto i loro occhi”. Nel gruppo di migranti anche tre minori non accompagnati.
In un video pubblicato sui social hanno così spiegato l’intenzione di contravvenire alle indicazioni di sbarco: “Visto il peggioramento delle condizioni psico-fisiche delle dieci persone soccorse a bordo, non sussistono le condizioni di sicurezza per proseguire la navigazione per quasi tre giorni di mare verso Genova, le persone devono essere sbarcate appena possibile per ricevere le necessarie cure mediche e psicologiche a terra”.
“È inumano e inaccettabile che il ministero dell’Interno voglia costringere queste dieci persone – afferma Beppe Caccia, capomissione a bordo della nave – a sostenere ancora tre giorni di navigazione (quanti mancherebbero ancora a Mediterranea per raggiungere il porto di Genova ndr), esponendoli a inutili ulteriori sofferenze”.