Sembra farsi strada l’ipotesi di una possibile riesumazione del corpo della povera Chiara Poggi a 18 anni di distanza dal delitto di Garlasco. Se ne parla da alcuni giorni, con il legale di Alberto stasi, Massimo Lovati, che nel corso di alcune interviste ha sostenuto che potrebbe essere una una conseguenza logica, quasi meccanica, che potrebbe seguire alla nomina della super consulente nominata dalla procura di Pavia: Cristina Cattaneo.
Una nomina, che data la pletora di prove (vecchie di 18 anni, spesso contrastanti o mal conservate) e analisi processuali (i diversi gradi di giudizio) potrebbe portare verso questa soluzione estrema per cercare di mettere un punto alla nuova inchiesta, che vede ancora al momento come di nuovo indagato Andrea Sempio.
Timeline del delitto: le mosse dell’assassino nella villetta
Ad ogni, modo, su Garlasco, sembra di avvicinarsi ad una resa di conti tra avvocati con la riapertura dei tribunali.
Garlasco, permangono i dubbi: il tampone n.3 è dell’assassino o è solo contaminazione?
I carabinieri del Ris entrano nella villetta della famiglia Poggi di Garlasco, Pavia, (ansa)

Delitto di Garlasco (Rainews24)

Delitto di Garlasco (Rai)
Legale di Sempio: “Si sta facendo un processo ad un processo”
Massimo Lovati, avvocato difensore di Andrea Sempio, a Filorosso (Raitre) si batte ancora una volta per sostenere l’inutilità del procedimento che vede indagato l’amico di Marco Poggi, fratello di Chiara: “Si sta facendo un processo ad un processo. E si cerca di scardinare una condanna di Alberto Stasi – che per me è sempre stato innocente – puntando i fari su degli errori che ci sono stati nella prima indagine del 2007″.
Così l’avvocato: “Quando noi ci si pone di fronte a questo problema, bisogna non dimenticare che questo processo è stato celebrato con rito abbreviato, che significa che è un processo durante il quale non ci sono stati i testimoni, l’esame delle parti, ma solo “allo stato degli atti. Il giudizio abbreviato l’ha chiesto la difesa di Stasi. Ecco perchè invece di prendere 30 anni ne ha presi solo 16.”
Le novità su Garlasco 18 anni dopo: il 13 agosto del 2007 l’omicidio di Chiara Poggi

Caso Garlasco 21_05_25 (Tg3)

Delitto di Garlasco (Rai)

Delitto di Garlasco (Rai)
Il medico legale: “Due assassini, oppure due oggetti per uccidere Chiara”
“L’esumazione del corpo può far esaltare degli aspetti all’epoca presi poco in considerazione”, anche Vittorio Fineschi, ordinario di medicina legale alla Sapienza di Roma, intervenuto a Filorosso, sostiene che si potrebbe andare verso l’analisi 18 anni dopo dei resti di Chiara Poggi. E secondo lui – tesi che aveva già sostenuto in altre occasioni – dalle prove archiviate emergerebbe come l’assassino, potrebbe aver agito non da solo.
Chiara “Ha aperto la porta di casa senza esitare”. Tamponi e Dna ai conoscenti

Delitto di Garlasco (Rai)
14/03/2025
La presenza “di più aggressori”
“Ci sono diverse lesioni che non sono compatibili con uno stesso mezzo”, conclude Fineschi: i colpi sul corpo di Chiara, non sono dello stesso tipo e non sembrano provenire da uno stesso oggetto, e dunque, gli assassini potrebbero essere stati più di uno.
La rabbia dei Poggi: “Chiara era una ragazza pulita e non si può difendere dalle calunnie”
Le indagini e la sentenza di colpevolezza
Ecco gli elementi principali che portarono alla sentenza dell’epoca: l’analisi delle macchie di sangue “utilizzate per ricostruire le modalità dell’omicidio”, ha “evidenziato” che Chiara Poggi “venne colpita già all’ingresso” della villetta, “ai piedi della scala di accesso al piano superiore”. Fu “trascinata lungo il corridoio verso la porta a libro della cantina” e, poi, il corpo fu “gettato” giù “dalle scale”. Così la Corte d’Assise d’appello nel processo di secondo grado bis che condannò nel dicembre 2014 Alberto Stasi a 16 anni con verdetto confermato dalla Cassazione, ha ricostruito la scena del crimine di Garlasco.
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Chiara “Fece entrare una persona che lei ben conosceva e aspettava”
I giudici, nel processo che era stato riaperto dopo l’annullamento da parte della Suprema Corte delle due assoluzioni per l’ex bocconiano, stabilì che i periti dovevano di nuovo ricostruire il “luogo teatro dei fatti utilizzando le moderne tecniche geomatiche, estendendole ai primi gradini della scala che conduce alla cantina e posizionandovi le tracce di sangue presenti sul pavimento”. E’ “pacifico”, scrissero i giudici, che Chiara quella mattina del 13 agosto 2007 “aprì fiduciosa il cancello e la porta di casa dopo averne disattivato l’allarme”. Fece entrare una persona che “lei ben conosceva e aspettava, tanto da non preoccuparsi di accoglierlo in pigiama”.
Dopo 18 anni si torna sulla scena del crimine. A Garlasco scanner e droni per ricostruzioni in 3D
Tutti elementi (spesso, come si può leggere, indiziari) sono stati successivamente messi in dubbi dai legali di Stasi, e che ulteriori indagini iniziate con la riapertura dell’inchiesta dalle procura di Pavia, hanno messo in discussione.
Omicidio Chiara Poggi (Tg2)